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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204
! stri , et omnium illurum . Et hoc facimus cui subjectionem , et reveren-tiam nostrani , et Jidelitatem, et servitium Ecclesie nostrj, quemadmodum conventi Episcopo facete proprie sue Ecclesie , ut tam vos, quam succes-sores ¦ vestri fideles nobis , et successoribus nostris sitis in perpetuimi. No et legatos nostros benigne , et cum debita reverentia suscipientes. Si qui supradictarum Ecclesiarum liomines ad Ecclesiam S. Mariani sepeliri contempserint , Episcopali serdentia digne cogantur. Et ad confirmationem liujus cariale et recordationem in omni anno in Jsswnptione S. Marie duos cereos duaruni librarum de cera ad nostrum Episcopatum censiuditer deferant.
Possiamo quindi coli' ultima sicurezza pronunciare GUiDO II. Vescovo ( trai conosciuti ) XV. Osservammo di sopra che nei primi anni di Guido i Normanni non aveano ricuperalo 1' Apruzzo : e ce ne conferma 1' attestazione del Muzj , il quale accerta ( Dial. i. ) che gli atti del Cartolario portavano fino al it3o. il dominante degl'Imperatori Occidentali . Se ve n' erano però di quell' anno portar doveano gli anni di Lotario III. Re , non ancora Imperatore , succeduto ad Arrigo fin dal iia5. Ma il pacifico Duca di Puglia Guiglielmo , ultimo rampollo del famoso Guiscardo , mancando di vita in Salerno ai 20. Luglio 1127. senza prole , aprì all'ambizioso Ruggieri Conte di Sicilia , suo zio cugino , 1' adito d' impossessarsi del Ducato , non ostanti i diritti del giovane Boamondo Principe di Antiochia , gli sforzi di Papa Onorio II., e la defezione di Roberto II. Principe di Ca-pua , subenti-aio sulla fine del 1127. a Giordano II. di lui padre , e di altri Baroni . N' ebbe infine 1' investitura da Onorio nel 1128. nella forma medesima , eli' crasi praticata con Roberto Guiscardo , e col figlio , e nipote di questo . Attese indi in poi il nuovo Duca , in quello e nel seguente anno , a mettere in dovere i Dinasti , e le Città , che non lo aveano fin qui riconosciuto per Sovrano. Se vogliasi stare all' autorità di Alessandro Abbati; Telesino , Scrittore contemporaneo ( de gest. Rog. lib. 3. cap. 1. ) Ruggieri avrebbe occupata la Marca di Fermo dentro l'anno 1139. cioè quella parte eli' era stata compresa nell' investitura del Guiscardo . Ma se non in quell' anno , certamente poco dopo la nostra Regione dovè rimanergli soggetta . Morto frattanto Onorio ai 14. Febbrajo ii3o. la Cristianità si divise tra il legittimo Pontefice Innocenzo II. e 1' Antipapa Anacleto li. Ruggieri se la tenne con Anacleto , e colse sì favorevole occasione per assumere il titolo , e le insegne di Re . Coli' assistenza di Co ite , Cardinale dell' Antipapa , si fece coronare in Palermo , nel giorno santo di Natale del 1i3o. N' ebbe la corrispondente investitura , sotto 1' annuo censo di seicento schifati. Puossene vedere la bolla presso il Baronio ( ad an. n3o. ) . Ora riconosciuto per Signore , ed ora contrarialo da Raiuolfo Conte di Alile , da Sergio Duca di Napoli , e da Roberto Principe di Capua , poggiati alla speranza de' soccorsi d' Innocenzo II. e di Lotario , divenuto Imperatore ai 4- Giugno 1133. vide finalmente nella primavera del 1137. vernigli addosso le forze dell' uno e dell' altro .
Lotario marciando per la via Emilia e Flaminia , transitando per Fano , Sinigaglia , Ancona , e Fermo, invase il Regno per la Salaria. Sembra che i nostri , tornati di fresco sotto la dominazione de' Normanni , ed attaccati al vero Pontefice , accogliessero con gioja Lotario . Oldrio , Abbate di Casauria , non aspettò nemmeno chc 1' Imperatore mettesse piede nel Regno, no