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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204
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Bajuli o Bagli vi . Dispiace che non portino epoca ; ma avendo noi ullerio-ri menzioni sì di Roberto che di Guiglielmo , possiamo qui lon tutta ragione allogarle.. Il tenore di questi due giuramenti è simile a quello, die Corrado II. Re d'Italia prestò ad Urbano II. nel iog5. ( Murat. ad an. cit. ) . Non avevano a quei tempi vantaggiosa opinione della lealtà de' Normanni i Vescovi. Riassicurato sulla sua personale salvezza Guido, e sul rispetto , che avrebbesi per le proprietà della sua Chiesa , ne lasciò memoria nel Cartolario. Ma chi era Guiglielmo? Certamente non era socio di Roberto nella Contea , come Ughellj pensò : egli non prende tal titolo nel For-molario , ne il dritto de' Franchi ammetteva situili comunioni . N' era peiò fratello , e doveva avere tali ingerenze in Apruzzo , che Guido stimò prudente il vincolarlo . Presto infatti il vedremo padrone di Tortorelo , e di Montorio a mare .
Ego Comes Robertus , et Guillelmus juro tibi Doni. A prillino Episcopo , quod non ero in facto , vel in Consilio ut perdas vita ni, vel mem-brum aut sis captus mala capitone , et perdaris tu , et Ecclesia S. Maria; Interamnensis , ea qua> mine tenetis , et in anlea acquisieritis , vel rationabiliter causavi potuevitis tarn mobilium , quam immobilum . Et si aliquis abstulevit lutee , vel invadere tentaverit , Ecclesiam S. Mariae , et le , sine fvaitele , et natio ingenio fideliter adjuvabo. Et si forte factum fuerit per me , vel ver meos bajulos , postquam rcquisitus fuero , sine f laude , si ve per jiuliciuni , si ve per veconliam , emendabo usque ad /fo. dies , si in Comitatu A prillino jitero . Et hoc sacramentimi obscivabo tibi, et Ecclesiae tuae , et Successoribus tuis canonice uilranlibus , qui mihi liane concessionem facient , et obsen'abimt .
Ego Robcrlus Comes , juro tibi G. Episcopo Aprrtliiio , qui in facto , vel in cortsdio ut perdas vilam , aut membruta, aut sis captus mala capitone non ero . Et non ero in facto , aut in Consilio ut tu , et Ecclesia S. Mariae , cui tu prccordinatus es , perdaris eas res, quas tenetis , ncc in terra Dominii mei , et incorimi hominum, vel quae in anlea acquisieritis . Et si qnis attferre tei taverit de ftis ix-bus supradictis omni tempore duiti necesse fuerit, sine frauda et malo ingenio , per me , et meos Jiomines vos adjuvabo, et eas res, quae nane tenetis in terra dominii fra-tris mei, et homimim ejus si per pacem , aut per guerram in dominio meo , aut hott.ittimi incorniti venerint , vel ea quae in anlea acquisituri eritis similiter vos adjuvabo , et ob$en>abo . Et donec sim in dominio ejus salvo sacramento unde teneor ci similiter si/te fraudo vos adjuvabo omni tempore .
Divenuto Ruggieri pacifico possessor del Reame , gli piacque muover guerra a Manucllo Conmeno Impcrator dei Greci , ed a' Mori di Africa , ai quali prese Tripoli , ed altre Città sulle coste di Barbaria, che rendè sue tributarie . Fu allora eh'ci fece scolpire sulla sua spada quel verso: Appu-lus , et Calaber, Sicidus mihi scr\'it, et Afer. Giova fare attenzione all' c-poca , in cui venne operata la seconda , se è vero che il registro de' Feudatari , di cui avremo a parlare di qui a non molto, fosse stato modellato so-' pra altro più antico registro , compilato in occasione di questa guerra . Muratori la fa durare due anni , cioè nel ii47- c 11Valente non meno nelle arti di guerra clic in quelle di pace , tenne Ruggieri un generale Par lamento in Aliano , ove secondo lo stile dei Re Longobardi piomulgò In