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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   quod ibi decernitur , usque in mare , et per lillus maris usque ad Jlwiuin Gonuini esse cernuntur (1) inter quos fìnes quaecumque Oppida, quaccum-que Villac , quuoccumque plebes , qucecumque Ecclesiic sita: siiti , a ut ia posterum fuerint ; sub tua , et tuorum Catholicorum succcssorum Episcopali providentia , et dispositione pcrmancant : et ex cis omnibus Episcopa-lia vobis jura solvantur iam in Clericorum ordinationilus , et Ecclesiarum consecrationibus, quam in reddtiu decimatimi, et oblaiionum, sive in cor-rectionibus delinquati ium . Sane Ulani Monacìiorum pravam prtvsumptio-nem , qua: partim Episcoporum absentia , partim conati pervicacia in Aprutinorum finibus inolcvti , modo inbibenuts , ut ncc Baptisnium idterius in Monasieriis furiant, ncc ad itrfi'rinomiti unctinnes de Claustris suis progredì audeant, nec ad pcenitentiam injungendam personas popularcs adititi-tant , ncc ab Episcopo exeommunieaios ad communioncm, ncc interdictos ad officia sacra susci piatti (?.) . Porro Ecclesiam S. Maria: Mat ricetti satwer haberi prout hacienus liabita est, et illic Episcopalem decernimus Sedem permanere . Et Ubi, et successoribus tu 'is confirmamus quascumque
   (0 La cirroscri/ionc «lilla Diocesi Aprutina è qui detcrminata con listante chiarezza , ed a meraviglia corris,>onde allo stalo presente. Partendo dalle sorgenti del Vomnno sugli Appennini , gli alti gioghi che dividono le du» attuali Provincie di Aprono Ultra , separano altresì la nostra Diocesi a I.il>cccio da quella di Rieti, ed a Ponente da quella di Ascoli. In seguito, dentro la nostra Provincia, una diramazione degli Appennini, la quale divìde i montuosi paesi di Rocca S. Maria da Valle Casti !-lana , serve parimenti ili termine fra la Diocesi Aprutina , e I* Ascolana. E ciò si esprime dalle pai-ole : a capite Comuni per ijtsam summiiatem montium . Salino serve di confine verso Maestro pur colla Diocesi di Ascoli , ond' è che Macchia da borea appartiene a noi , non già Macchia da sole . Prose, guentlo Salino il suo corso , proseguiva a segnare per lo addietro il limile settentrionale della Diocesi Aprutiiia verso 1' Ascolana ; ma eretto il Vescovato di Montalto , viene ora da questo a separarci : rosa clic è indicata «lalle parole : ustpic alt rivum , qui decurrit intcr Esculanum ComiUtlum, et Aprutinum. Dopo un certo tratto Salino penetra dentro la Diocesi Aprutina , cosicché non solo S. Omero , ed altri luoghi che sono al di là ila quel fiume , ma anche Carrtifo sito vicino la Ulirata fa parte dilla nostra Diocesi : il che laconicamente si spiega con quel : et per Carrufam . Se il corso della Ubrata ristringesse sino alla foce la Diocesi Aprutina, questa abbraccerebbe precisamente 1' estensione dell' antico si grò Pnctuliuno. Il fallo però sta che verso Greco essa accoglie i lenimenti di Torar.o , di Ncreto , di Corropoli , e di Controgucrra , ove oltrepassando il Tronto va a comprendere il Comune di Mon-canpolo : come accennano le parole : usque trans Jluvìum Tronti. Da Monsanpolo però le frontiere non ranno a dirittura al Marc , clic anzi nemmeno si ristringono al Tionlo; avvegnaché Colonnella va oggi soggetta a Ilipatransone : in guisa che 1' Adriatico non comincia a bagnare la nostra Diocesi che al finire della costiera di Colonnella. Non occorreva nel Diploma seguir le tracce di giro si tortuoso , onde si disse : ad conjinium quod ibi decrruitur usque in Mure . Finalmente si fece motto dei due naturali, ed inqueslionahili confini di Levante , e Mezzogiorno , cioè dell' Adriatico, e del fiume Vomano per l'intero suo corso: et per littus maris, usque ad Jlùvium Comuni. Avendo Sisto V. eretto il Vescovato di Montalto sua patria , ed al medesimo assegnata 1' Abbadia di Montcsanto, una con tutte le dipendenze; la Bocca di S. l'elicilaed il Casale di S. Andrea , benché situati «li qua da Salino , rimasero per questa cagione compresi nel novello Vescovato , come altrove dirassi .
   (a) Anastasio ebbe un liei dire . I Monaci eh' erano stati sordi al primo Coucilio generale Latera-ncuse, ed alle voci di S. Bernardo , il quale appunto in qucll' anno 1153. fu chiamato a godere il premio delle fatiche , e degli scritti , coi quali arca illustrata la Chiesa di G- C. ; non desisterono dal piauo di appropriarsi quanti diritti de' Vescovi, e dei Farrochì potevano.