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   24- 32. 3^. Jbbas Cassinensis obtulìt in magna expeditione Miìilcs 60. et Servientes 200. pag. 42- Convengono finalmente esser desso un prezioso monumento , non solo perchè 1' unico superstite dei Re Normanni , ma più che mai pel lume, che sparge sulla storia civile , sulle nomenclature de' paesi , sulla giurisprudenza feudale , sull' origine della nobiltà dalla milizia , e sui cognomi delle Famiglie Baronali , desunti per lo più dai Feudi .
   Ma in qual anno fu scritto quell' annotamento ? Qual' era la grande spedizione , per ajuto della quale la Nobiltà del Regno segnalò la sua divozione al Principe , sino ad offerire quasi tutta il doppio di quello , cui era obbligata, ed in tempi ceitaincnte difficili? j 11 Boritili ed il Marra indicarono il 1187. anno alla Cristianità luttuoso per la perdita di Gerusalemme occujata da Saladino. Contro tale asserzione vi ha che i nomi de'Vescovi , degli Abbati , de' Conti , e dei Baroni , che il Registro presenta , smo di coloro i quali lioiiicno circa le mcttà del Secolo XII. Vcggasi Antinoii ( tom. 2. cap. 5. 11. ) . Noi limitandoci soltanto alle cose nostre possiamo osservare die Odorisio de Palliarla , il quale comparisce nella mostra , era uno de'Giustizieri di Ruggieri nel 1148. ( Vedi il Cap. XXVI. ) : the il Vescovo Guido , il Conte Roberto , Guiglielmo suo fratello fiorivano nella mcttà del Secolo , e qualche tempo dopo ( Vedi il Cap. XX VIII. ) ira il primo 11:01 ì nel 1170 : al secondo vedesi subentrato circa lo stesso anno il Conte Rainaldo : che nel regno di Guiglielmo li. la Cronica di Carpineto indica Conte di Manoppcllo non più Poamondo, la cui morte dalla Cronica di Casauiia si porta nel iitìtì. o poco dojo ( pag. 904. ) ma Pietro : che nel Catalogo 1' Abbate di S. Giovanni in Venere, il quale rivela etl offre è Benedetto , predecessore di Odorisio : or avendo questi governalo il Monastero 49- aIir» , cioè dal 1155. fino al 1204. ( Vedi il Cap. XXVI. ); bisognerebbe dire che avesse e rivelato ed offerto nel 1187. un morto tla 32. anni: che Riccardo di Briltoli, il quale è descritto trai Suffèudataij del Conte Aprulino in Penne , fu secondo il Cronista di Carpineto ( Scrittole contemporaneo ) seguace di Roberto di Loretello fin dalle prime mosse contro Guiglielmo I. e perciò fioriva nel 1155 : che il medesimo Storico indica ai tempi di Guiglielmo 11. Signore di Civitaquana Aniba : laddove il Catalogo presenta Cleofa . In somma non potrà mai sostenersi the l'annotamento si formò nel 1187. senza supporre col Pollidoro che nel formarsi, per lo più , si ritennero i nomi apposti in altro più antico , compilato in occasione della doppia spedizione , che Ruggieri spinse a danno del Greco Imperatore , e dei Mori Africani , di che si è l'alto cenno nel precedente Capitolo .
   Dal sentimento del Borrclli e del Marra poco si discosta il Fimiani . Fi pensa che il grande apparecchio si fece da Guiglielmo II. allorché Saladino nel 1181. si accinse ad invadere per la seconda volta il Regno Gerosolimitano , ed Alessandro III. per ciò fece ogni sforzo ond' eccitare i Principi a soccorrere i Cristiani di Palestina . Ei pure chiama sacra la spedizione , di cui parla il Catalogo , e dice che questa si disponeva ad Tcrram San-ctam : espressioni però che io non vi ho potuto leggere , e sembrami inve-risimile che se veramente la spedizione avesse avuto sì imponente oggetto , fatta non se ne fosse menzione , almeno una volta, in così lungo aUistamen-to . Chi sa che dessa non ebbe tutt' altro scopo ? Me ne dà sospetto la soggiunta , clic trovasi alla pagina 52. dove , dopo riepilogata 1' offèrta di Rai-