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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204
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naltlo Conte di Celano, tra i feudi c 1'aumento , in i34. Militi e Servienti , veggo scritto : Et si accessita.s fuerit in Marchia , et in provincia il/a , habebit universum gcnicm suam. Per Marca s' intendeva la Marca di Camerino, altrimenti dì Fermo o di Ancona, e così la intesero i Sincroni Cionisli di Casauria, e di Carpincto . A mettere in oltre di accordo colla Storca universale 1' avviso del Fimiani , bisognerebbe anticipare almeno di un anno i progressi di Saladino , e gli eccitamenti «li Papa Alessandro . Ma prescindendo da queste e da altre riflessioni , il suo temperamento va soggetto allo stesso inconveniente dell' idea del liorrclli e del Marra .
L' opinione finalmente del Brunetti gran conoscitore delle antichità specialmente feudali , sulla «piale insiste nel Libro i. ( pag. 142. et segg. ) e nel Lib. 3. ( p. 2. et segg. ) è che il Registro compilato si f«>sse eiira l'anno 1100. ed onninamente prima del 1155. Dei motivi che adduce ne ha fallo un cenno Antinori ( 1. c. ) clic prima di me esaminò i campati ma-nuscrilti «li quel valentuomo. Brunetti però o considerò come osservazione posteriormente aggiunta quel trailo della pag. 27. a t. : Post mortem Ro-gerii Paeselli , • e.r praecepto Domini Regis Guillelmi , Scalfonus statutus est Comestabulus , o ad essa non fece attenzione . In somma niuna delle opinioni , fin qui emesse , giunge a soddisfarmi . Non è per altro un gran male se stia fin qui indecisa 1' epoca del nolamento . A noi basti il considerarlo rome un' autentica notizia «le' Feudi , esistenti nella Contea Aprutina , al leni] o dei Re Normanni . Trovo io poi es,icdiente il qui allogarlo , perchè anche nelle ipolesi del Borrelli , del Marra , e del Fimiani , bisognando supporre un' anteriore rassegna di circa la metta del Secolo , da cui per lo più si copiammo i nomi dei Baroni e dei Paesi ; gioverà meglio all' ordine cronologico , ed alla conoscenza degli uni e degli altri , il sottoporla ai Lettori a questo tratto della nostra Storia .
Senza «lunquc prender parte alla controversia , la quale intatta mi protesto riscrbarc agli Scrittori delle cose generali del Regno , e specialmente a chi potesse ben esaminare 1' originale mi limito ad osservare: i. clic in quel!1 Annoiamento niuna divisione per Provincie risalta : si considerano bensì le Contee , e le grandi parti elementari , che avea no composto il Regno : Ducalo di Puglia , e Principato di Capua . Noi fummo compresi nel Ducalo , ed esser così dovea per ciò che si è dello nel Cap. XXIV. Si scorge però una divisione per Contestabilie , ossia per Cofuandi Militari . Contestabile dei paesi, clic oggi compongono le tre Provincie degli Apruzzi , o ad un di presso, era Boar.tondo Conte di Manoppcllo : e* perchè la sua divisione abbracciava un tratto del Ducato di Puglia , ed un altro del Principato di Capua ; perciò si distingue Comcstabulia de Ducatu da Comestabulia Principatus . Sembra che lo stesso Boamondo fosse ben anche il nostro unico Giustiziere , perchè 1' Apruzzo va sotto la rubrica : De. Justitia Comitis Boatnundi de Ducatu . 2. Che i rami delle Longobardiche Contee si ritenevano tuttora in Aprutio , in Penne , ùi Tele , in Balba , in Amiterno , in Forcona , in Reti , o in Comitatu Reatino , in Marsi : 3. Clic per ogni Feudo , il quale rendesse annualmente venti once , si tassava un Soldato a cavallo : cosicché tanto era il dire Feudo di un Milite , quanto il dire Feudo della rendila di venti once . 11 tratto , clic noi concerne , è alla pag. 48. a t. et segg. Mi si permetta il sostituire le cifre Arabiche alle Romane , ed il sopprimere quei continui sicut dixit , (juod est , obtulit , con al-