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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Per nostra ventura alle pagine 57. a t. 58. e 58. a t. si trova una ripetizione degli articoli compresi tra Maccabeo Mclaliuo , e 1' epilogo de' servigj di Burrello . Ecco le più notabili varietà tra i due contesti.
   11 fratello di Atto de la Penna non è chiamato Todemario , ma Gode-mario .
   Il fratello di Rainaldo de Trigano è detto Timius : ed in vece di Tor-tusiam ha Corusiam .
   In seguito non è Gualtcrius , et Berardus , ma Gualtcrius JBerardi : non Aquilino , uia Aquilano .
   In vece di Guido , et Ferrante de Aquilino , si legge Guido Ferrati de Aquila .
   Non Torricta e Prccostrianum , ma Tortila e Prcetognanum sono i feudi di Gualtiero Moderi .
   Folgerius de Scattino tenet medietatem Ccrmaniani , et medietatem Canoguittonis etc.
   Tfansmwtdus de Collemaio tenet Catagnanum____ et Turisanam etc.
   Cleopas de Civitaguana tenet etc. et il Collido tenet etc. et tenet Gcnestulam .
   Rahone , Riccardo e Trasmondo de Poliano si dicono de Puliano . II F iondo feudo di Rahone non è Cesligiuin , ina Vestigium ( Vestca ). L' unico feudo di Riccardo non è Moutebello , ma Podium .
   Ma frai de Puliano , ed il Librayl, che si dice Libreit, s' incontra un articolo di più : Bartholomeus de Casali tenet in Penne medietatem Coti-ìtiani , feud. 2. mil. et cum augm. mil. 4- serv. 8.
   Il feudo di Matlaleone è Cansanum , non Causanum .
   Il terzo di Trasmondo di Castelvecch» non è Torre , ma Curtem.
   Nell'articolo di Berardo, ed in quello di Guiglielmo si legge de Scorrano , Scorranus , Scorranum , in vece di Scaraoo , ScaranuS , Scaranum .
   Il Registro è tutto svolto , senza che vi abbiamo letta Valle-Castellana . Se non vogliamo imputarlo però della doppia colpa di una omissione , c dell' inesplicabile nome Auferanum , da esso fin dal principio a noi presentato: e se riflettasi che in Leofara, Villa dal popolo appellata le OJcra, è ancora in piedi un Castclluccio , stato resilienza degli antichi Signori , e poscia ( fino ai giorni nostri ) dei Governatori di Valle-Castellana ; questa , e non altro , ravviseremo in quell' Ofera latinizzato .
   naldo vedremo esercitarsi «ut Monastero di Carpineta nel Contado di Penne , come quello eh1 esisteva in uno de suoi Sull'endi, possiamo dedurre clic anclic sotto i Re Normanni i Baroni spiegassero giurisdizione sugli abitanti de' loro Feudi i e cosi accertarsi clic fin dal Secolo XU. gli Ulliziali del Vescovo Apruti-no la esercitassero nella Città di Teramo, c negli altri summenlovati paesi. Per albo, quello che i Feudi*ti hau chiamato mero e muta inauro , c jut gladii non cominciò a profondersi che dai Re Aragonesi .