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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   s' intende, se autore fu Roberto di BjissavilJa co' suoi seguaci , porcile costui finì col ricuperare la grazia se non del primo , certamente del secondo Gui-gliclmo , e fu sempre savio partilo il sopprimere le memorie delle civili discordie : ma se 1' ingiuria venne a dirittura dai Greci , nemici della nostra Monarchia , niun cenno se ne sarebbe 'fallo in circostanze da riputarlo utile e glorioso ? «<
   Checche ne sia , quel clic sembra potersi sicuramente ritrarre dalle cose fin qui dette si è che la distruzione di Teramo venne occasionata dalla fellonia di Roberto di Bassavilla , Conte di Loretello , nei principj del regno di Guigliclmo I. A meglio accertarcene giovi ripigliare il filo degli avvenimenti . Chiudemmo il Cap. XXVIII. colla morte di Ruggieri , e coli' esaltazione di Guigliclmo I. di lui figbo nel n54- A questi avea il Padre , prima di morire , ordinato ut Robertiun de Bessavilla , filium sororis sua; ( Giuditta , e di altro Roberto Conte di Conversano ) faceret Condlcm Loretclli , qui paternum mandatuni Patre mortuo adirnplevit ( Chron. Carpili. Lib. 5. ) Quesl' ampia Contea trovavasi devoluta alla Corona per la morte senza figli di Guigliclmo , ultimo ConteJ, o ( < 0111' essi s'intitolavano ) Conte de' Conti , del primo ramo de' Normanni , che 1' avea posseduta. Nec multo post Robertus , cui Domnus Rex Vvilielmus tot et tanta bona ¦conhderat , seditiose agens contra Dominum suum , maximam partern de regno ejus pervasa . Comites sua' nequitia;, et complices multos sibi associava , et ultra quarti credi potest subttmia de se cogitans , totani terram in modico perturbava . Qua perturbalione Castella concussa sunt , villa; deserta: , et plures imminuta: Abbatice — pene awiiliilatce .... lluic oppressioni cum aliquantulum resisterci Comes Boamundus ( di Manoppello ) ad idtimum cessit ... In co tempore tanta erat perturbatio populi, maxime in Iute regione seditionis Comitis Roberti de Loretello, ut vix posset inve-niri aliqiiis locus immunis a pi elio \ tanta erat aviditas in satcllitibus spolian-di. ( Chron. Casanr. R. 1. p. 2. t. 2. p. 8q5. 896. ). Factus autem ( Chron. Carp. ) Ifabartus Comes Loretclli post modicuni tempus contra dominum suum Regeni Guillelmwn rcbcllis , arma levavit, qui ut Regia; potentiiv posset obsistcre , Imperatori Romano ( Federigo I. coronato ai 18. Giugno 1155. ) se subdidit juramento . Sed ejus spes e vic'aio frustrata . Nani Imperatore in Alamaniam reverso ( per le malattie entrate, nell' armata , e per le apprensioni clic a lui davano le Città dell' alla Italia ) Robertus ejus auxilio destitutus remansit . Misit postmodum Legatos ad Constantiiiopolitanuiii Imperatorem ci prò se auxilia petit uro s, et pacturos ei dare Civitates A pulite portum habentes , seseque de cetero ejus dombiio subdciidum . Igitur navigio velocissimo cum infinita pecunia Jmperator ( Manuello Comneno ) transmisit exercitum , quo apud Briuidusium ca-strametato , Roberto Corniti Loretclli quasi usque pharum obedivit terra mandatis , qua> tot molestiis illaquecita , tantoque sclusmate erat turbata, quod vix linieri sua: domus poterai quis securus exire . Anche il Cronista di S. Stefano in rivo maris ( ap. Romanel. Scov. Frent. t. 1. ) volle lasciare un cenno dei disastri cagionati dalla rivolta : Monasterium cum tota terra ipsius , et regione turbari carpa per Robertum Comitetn Comitum de Loritello , e segnò 1' anno lì55.
   Guigliclmo , da astuto politico , aspettò che 1' armonia si rompesse fi-a i dui Imperatori , ed acchetati i torbidi anche in Siciha insorti , quasi lco-