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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204
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quietus Comes Robertus Regnum ir.travit , et in provincia isla Castella plurima occupavit , ve.niens in Gomitatimi Peiuiensem casttametatus est in loco qui dicitur Cuilani . Gentilis autem, ut canis os non cessai rodere unctum , sic Monasterium istud rodere non cessabat , quoties opportu-•nitas facidtatem aliquam sibi nrcestaret . E Riccardo avendo fallo assediare , e finalmente prendere 1' Abbate Oliviero nel Castello Fara dall' esercito di Loretello ; a questo lo inviò , qui tanulium eum detinuit , donec ab co quùige/Uos violenter abstulit bizantios . Cred' io clic tutto ciò avvenisse nel 1161. anno pieno di torbidi nel Regno , in Sicilia, e fino nel Regale Palagio, e de'quali non mancò il Loretello di profittare, rientrando nel Regno, e mettendo in rivolta molte Città fino a Taranto Murat. ad an. n6r. Giannon. lib. 12. cap. a. e 3. ) . Di nuovo pero Regio coccrcitu cum omnibus suis reiteratavi repidsam ineurrit . Sopravvenuto in fatti Guigliclmo ricuperò tutto il perduto , ed avendo spiccalo , contro Roberto, Riccardo di Saja con grosso stuolo di armati, il costrinse a rifuggirsi presso 1' Imperato!-Federigo . Sembra che dopo questa quarta invasione le nostre contrade cominciassero a respirare , avendo avuto agio Oliviero di applicarsi a riparar le perdite del suo Monastero . Notò anzi il Cronista clic il Re , prima di morire , ebbe 1' accortezza di pacificarsi con Roberto , cui restituì il vasto Contado di Loretello , al quale andava annessa una specie di supremazia so-pia le conterminali Contee ; onde il giovinetto Guigliclmo II. regnasse libero da sì molesto ucmico .
Vegga clii vuole di combinare quesia testimonianza di sincrono Storico con quel che scrive Muratori ( ad an. 1167. ) del militare di Roberto sotto le insegne di Fcdcrgio . Quel che indubitato si è clic circa il 1170. ei pacificamente dominava il considerevole suo primiero Contado , come tra poco osserveremo .
Se tante traversie ebbe a sostenere la palle montuosa del Contado di Penne , non che il Monastero di Casauria dai banditi ritolto all' Abbate Leonato , la Contea di Manoppcllo , da cui cacciarono il junioro Conte Boa-mondo C dir. Casaur. p. 897. ) e la Città di Lanciano , donde espulsero gli Ebrei perchè seguaci del partilo Regale ('Roman. Scov. Fre.nt. t. 1. ); può immaginare ii Lettore a quali disastri soggiacesse la nostra Regione , limitrofa all' asilo de' libelli , ed esposta ai loro primi colpi , e dove Antinori congetturò chs i llcgj per necessità aveano a mantenere esercito. Il fatto notato nella leggenda di S. Berardo del nobile Gualtieri , incorso in immani-
tatem irne Roberti____ quem apiul Civitellam dictiis Robcrtus majiibus ,
pedibusque ardissimo ligaturn in obscurum , durissimumque carcerem reciudi jussit ; appartiene a questo disgraziato periodo : ugualmente clic la privazione di una mctlà del feudo di Gagliano , cui il Re condannò Ugone di Rocca Cauiilliana compbcc di Loretello, e che pei- costui si era fortificato in Civitella , la quale unì ad Alberto di Siol/o Signore di Campii , c perciò possessore dell' altra mctlà sempre a Campii unita ( Brunetti Epit. de Camplo fragni, p. 3a. a t. ) . Bisogna dire clic Alberto fosse stato fedele al Re , poiché questi gli arca conceduto Campii , Canzano , e due terze parti di Amaro , andando già 1' altra terza a Campii annessa ( Ib. ) . In somma quella celebre rivolta si estinse , come sogliono estinguersi tutte . Il legiltiuio Monarca rimase sul trono , ed ai Novatori , bcnclre numerosi , potenti , ed avvalorali da stranieri soccorsi , altro non ritussc clic il rimordi-uieuto di avere fallo spargere mollo sangue , e lagrime senza fine .