Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1 ', Niccola Palma

   

Pagina (183/205)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (183/205)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   83
   omnibus ejus prcccpto et ordinatione . Ego V\ndo divina gratin Aprutino-rum Episcopus , una cum Canonicis Sonde nostre Ecclesie , ad honorem Dei semper , et Beote Marie Jnterannensis Ecclesie , et ut hec Civitas Jnterannensis , que (lepopulata, ct desinici a est nostris temporibus, restau-rctur ,    excontwucationcm cum Canonicis meis......
   Fu Guido clic concepì il bel disegno di riaccorciar Teramo dalle parte di mare , ed ampliarla da quella de' monti . E perchè la Cattedrale trova-vasi alfa Ito minata , eccetto due Cappelle , le quali formano adesso la piccola Chiesa di S. Gelulio ( altrimenti S. Anna de' Sigg. Pompetti ) nò potevasi senza ingente spesa ricostruire ; trasferì la Cattedra in altra Chiesa , parimente sotto il titolo di S. Maria , sì perchè di più facile risarcimento , come ancora perchè veniva a rimanere sul centro della nuova Città . Resta tuttavia in piedi la base dell' antica torre , chiamata volgarmente , insieme colle contigue fabbriche ancor possedute dai Vescovi , Casa di S. Berardo-. ed è verisimile che il vecchio Episcopio fosse vicino alla vecchia Cattedrale. Anche 1' adiacente orto de' Sigg. Pompetti è stalo lino ai giorni nostri proprietà de' Vescovi . Gli sforzi falli da Guido per ricostruire , e ripopolar Tei amo bisogna dire che fossero coronati da felice successo , se è vero ciò che il Muzj scrisse , cioè che alla morte di lui si numeravano già quattrocento Capi di Cittadini tra vecchi, e nuovi , cioè tra origiuarj , e forestieri venuti a piantarvi domicilio . Secondo lo stesso Autore ( Ditti. 2. ) da cui non si discostano Coletti e Riccanalc ( Giordani sì , ma per un solo anno di anticipazione ) e secondo Ughelli , la morte del benemerito Prelato accadde nel 1170. Caeterum Guido post multa praeclara gesta excessit