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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204
'VM
Col secondo , 1' Imperatore e Re concedè a Maurizio , e ad altri consanguinei di Maestro Berardo ( Arcidiacono Ascolano , suo Cappellano , e Medico ) Cast nini S. Omeri cum Villa , quae A qua viva muicupatur, con tuli' i diritti co' quali Riccardus de S. Omero illud tenuti , et posse-dit ; aggiungendo : ut praedicti fideles nostri nulli hominum vel Comitum illius terme subjaceant : nulli etiam Comitum vel hominum illius terme hominium , sive fidelitaiem faciant , et nulli , nisi Nobis et haeredibus nostris , taliis , sive e.vactionibtis , sive servitiis ejchtbendis respondere te~ neantur. La data è apud Tranum del io. Aprile 1195. Indizione i3. anno a5. del Regno Teutonico , 1. di Sicilia , e 5. dell' Impero ; quantunque secondo il mio calcolo contar si doveva 1' anno 26. del primo Regno ( avendone Errico presa la corona in Bamberga nelle leste di Pentecoste del 1 169. ) ed il 4- dell' Impero : se pur la data è -veramente qiuirto idus Aprilis , come Uglielli la porta in due luoghi ( in Asculan. et in Aprutin. ). Evvi una folla di Arcivescovi , di Vescovi , e di Grandi per testimonj . Fi ai secondi Orto Pennensis , Acto Apnitinus , Rainaldus Escidanus . l i a gli ultimi Manerius de Palearia , Gentilis de Palearia .
Col terzo , rilasc ialo a contemplazione dei meriti del Vescovo Rainaldo, e del citato Maestro Berardo , donò alla Chiesa Ascolana : Cantalupum , utramque Ripam Quarquellare , cum Ecclesia S. AEgidii , et Casale Pharaonem , l.empam , et Collem Paganum , S. Cruccili de Masia , jus patronatus , et dominium quod Comes Rainaldus videbatur habere in Montesancto , et quidqnid idem Comes vel homines sui habuenint in Fiui-daniano etc. Frai testimonj si legge : Atto Apntiinus Episcoptis . La data è a pud Luceriam , pridie nonas Julii del 1 ig3. dice Ughelli ( in Asculan. et in Aprutin. ) Indizione undecima , anno 34. del Regno ( Teutonico ) e 3. dell'Impero . Non piacque al Marcucci ( ib. n. ) il 1193. e correggendo Ughelli , li seniore Marcucci , ed Audrcantonclli ; sostituì il 119/}-e 1' indizione duodecima , senza darsi carico delle due altre note cronologiche . La -agione della correzione fu senza dubbio eh' Errico lungi dal poter esser presso la Città di Lucerà , non pose anzi piede in Italia per tutto l'anno 1 t90. Eppure la sostituzione non vale meglio dell'errore. Errico entrò, egli è vero, nel Reame nel 1194- ma sui principi di Agosto: e nel giorno 6. di Luglio era tuttavia tra Genova e Pisa (Murai, ad ann. iiy/j.) autenticando con ampli e ben sigillati diplomi magnifiche concessioni , e privilegi , da non mantenersi di poi . Miglior consiglio è riferire anche que-st'atto al 1195. quando Errico scorreva la Puglia , ed Attonc era al suo seguito ; acconciando su tale ipotesi 1' indizione , e gli anni del Regno , e dell' Imjiero . Volle dunque anche il Vescovo Rainaldo fornire una pruova •Iella mala fede di Errico (pianto facile a prodigar promesse , allorché alle sue mire giovava guadagnarsi aderenti , altrettanto facilissimo a burlarsene tosto che il bisogno era cessalo . Almeno non costa che nò egli nò i suoi successori nel Vescovato Ascolano abbiano avuto mai nel temporale il possesso dei paesi , come sopra tante volte donati e confermati .
Dopo aver dato in Puglia sesto a molte cose , era dentro il 1 ig5. tornato , come si è detto, segu'' * ' ' in Gernia-
qnc fanciullo di soli due anni , nè ancor battezzato . Sentendo delle sollevazioni in questo Regno , vi ricomparve nel Dicembre 1196. e dopo avervi
nia , ove nel seguente anno
quautun-