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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   di Siolfo ; c clic ad essa andavano uniti: tcrlia pars Amarti; duo lanini onta cani vassallis clclli Luponi , et dalli Ferrari ; quarta pars Ecclesia: S. Stephani, guani tenebant Domini de Ripacannone ; tenimenium Patri de Beneto , qui pergit in Monticellum ; Cese Morelline ; Ecclesia S. Damiani de Liciniano ; et a limitibus de Paterno inferius , usque ad Fossum , et Florcstam ; totani Galianum eie. ( Brunelt. Epit. de Catnplo frag. p. 3a. a t. ). Fioriva allora Odcmondo figlio di qucll'Ugone , cui era stala tolta una metta di Gagliano , come si è detto .
   Ciò clic animò Federigo a portar la guerra in Palestina non era tanfo il genio di quei secoli , e le censure di Papa Gregorio JX. , quanto li suo particolare dritto sul Regno Gerosolimitano ; poiché inolia Costanza , egli aveva sposala fin dal i 22:1. Jolnnla unica figliuola di Maria erede di quel lacero Regno , e da qucll' epoca aggiunto area ai suoi titoli quello di He di Gerusalemme. Jolanla , ,xirtorcndo Corrado, mori in A ndria nel 1228. Fu ncll' Agosto di quest' anno clic Federigo fece vela per Terra Santa , ove con prosperi auspicj cominciata aveva la guerra ; quando la notizia pervenutagli nel seguente anno dell' invasione del Regno per parte delle truppe Pontificie lo indusse ad accomodarsi alla meglio col Sultano di Egitto , ed a tornarsene . Di tale ostilità della Corte di Roma , Riccardo da S. Germano, scrittore contemporaneo , così descrive 1' origine , e le parlicolarità ( ad an. 1228. et 1229. ). Essendosi ribellati «1 Re i Signori di Poppleto, e fortificati in Capitiguauo , Rinaldo Duca di Spoleto ( di titolo , perchè quel Durato , ugualmente che la Marca di Ancona , riconosceva la sovranità del Papa ) lascialo da Federigo al governo del Regno, spiccossi «la Puglia , si recò ad Inlrodoco , et omnes de Regno sollicitat Injcudatos , ut ad cani vadant cani exfortio suo , ad dominoruni Pappitii confasirmeni. L' esser Capitignano luogo assai vicino alle nostre frontiere verso i monti , hasta a persuadere clic i Feudatari della Contea Aprulina dovettero esser trai primi a prestare il servigio di guerra . Venuto quel Castello per capitolazione iit mano di Rinaldo , questi , senza che se ne sappia la ragione , invase la Marca fino a Marciala. Gregorio allora, dopo avere scomunicalo il sedicente Duca una con tuli* i seguaci di lui , e dopo avere ottenuti soccorsi di denaro e di genie dalle Ciisliauc Potenze, pose in piedi due armate; mia solto gli ordini di Tommaso da Celano e di Ruggieri dell' Aquila banditi dal Regno , 1' altra sotlo il comando di Giovanni Re titolare di Gerusalemme , e del Cardinale Giovanni Colonna, Sboccando la prima in Terra di Lavoro, giunse ad unirsi eoi Beneventani : ma mentre attendeva a mettere n fuoco i Casali di Monte Foscoli , advenientc rumore quod Ccusar de Sj-ria in si pulitini venerai , causa meius ca>pit dissolvi. Fu allora clic Teramo del Liri , per aver falla resistenza all' esercito , che chiama vasi Chiavi-segnato, venne incendialo e distrutto . Frattanto il secondo Corpo dopo aver costretto Rinaldo ad evacuare La Marca , gli tenne dietro nel Regno , e lo assediò in Soluioiia , Buon per Rinaldo che il Pontificio Legalo Pelagio ordinò di tutta fretta la riunione del secondo corpo al primo , fortificato presso Telcsc , por apprensione della voce già confermata del ritorno in Puglia di Federigo ; perchè , sciolto 1' assedio , polè liberamente raggiungere 1' Imperatore e Re , non meno che il Maestro Giustiziere Errico de Morra , et alii -, qui siiti (idem senuncrant uicorruptani. La guerra fini ben tosto colla pace ili S. Germano de' y. Luglio j23o. : ma non così presto finirono