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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
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pacta , -per violeniiam , quo. poterai in constarties cadere , compiderwit, jrropter ijuod omnia privilegia que concesseramus eisdem duximus ìiactenus revocando. , easdem conditiones, et paci a quecumque fucrmt, quasdam concessiones conira Ecclesiam , ve/ Comnumc v est rum factam eisdem jlseidanis licierarum mtctoritaie nosirarum, cassannls , /?/ annulla/mis , easque r.idlius esse decernimus Jìnnitatis , restiùientAs Ecclesiam , , et Comnnuìc vestrum ad omnes liberiales , jura , vassallos, et possessiones que primitus habuistis. Vi autcni pranissa robur obtineant Jirmilatis, presens privilegium inde fieri fecimus sigilli nostri mruiitriine. roboraium . Datura Iladrie X. Kalendas Ociobris anni Domini millesimo duccntcsiino quinquagesimo primo.
Ughelli riportando il trascritto dortinicnto, in vece de' n'. Luglio ia5i. ha i. Luglio 125-. Avrebbe dovuto riflettere almeno che al primo Luglio del 1257.,lungi dal coniarsi 1' anno nono d' Innocenzo IV.'' conlavasi il terzo di Alessandro IV. Al contrario nel sunto, che ne dà, lo riferisce al 1 nSa. Kiccanali incontrò il giorno , ma non 1' anno , benché 1' uno e 1' altro cliia-xamente si leggano nel più volte citalo Incartamento del Vescovo Montcsan-
10 . Più grosso fu 1' errore del Muzj , il quale in vece di quinquagesimo primo lesse nonagesimo primo : e perche gli avvenimenti, ai quali la riferita Lettera rivocaloria hanno rapporto , non possono coincidere colle circostanze del 1291. ; si determinò a sopprimerli, dando della medesima un assai secco transunto ( Dial. 2, ms. ) . Il lesto addotto frattanto c1 istruisce di due particolarità , le quali aggravano il torlo degli Ascolani . Si è la prima che la Citlà di Teramo , a richiesta del Legato , avea di già prestalo giuramento di sottomettersi a quanto il Pontefice avrebbe stabilito sulla sorte del Iìegno . È la seconda che gli Ascolani demolirono le mura , o una parie di esse , ed altri diritti usurparono , ad onta dell' espresso divieto del Legalo , ed in presenza di lui : dal che possiamo raccogliere che desso a qucll' epoca trovavasi io Teramo , od in altro luogo viciuo . Fu molto giusto pertanto , che per la stessa Pontificia autorità , «olla rapidità del lampo , svanisse la loro sognata sovranità .
Senza di ciò sarebbe anche questa ben presto svanita , perchè venuto Corrado nel 1252. per mare nel Regno , tosto che vide disprezzate le trattative clic aprì col Papa , attese pel rimanente di qucll* anno , e per tutto
11 1253. a debellare chiunque avea alzate le bandiere del Pontefice. Senza guardare a veruna misura , punì i Conti di Aquino , ricuperò Capila , ed essendosi dopo ostinalo assedio impadronito di Napoli , vi esercitò estremo rigore. Clic almeno nel corso del 1253. lp nostra Regione tornasse all'obbedienza del Ile., possiamo arguirlo dal sapere che in qucll' anno vi tornò Penne , ed Atri ancora , quantunque decisa aderente al Papa . Una delle cagioni , per Jc quali gli Alriani si mantennero più degli altri costanti nel Pontificio partito , fu perchè loro Potesti* era Rainalilo juniorc Conte Apra-tiuo , figlio di Monaldo , baudito da Federigo . Avea egli impetrato da Innocenzo IV. le Polcslaric di Atri , e di Loreto . Pisgra zia lamento caduto nelle mani di Corrado , venne imprigionato , e dopo varie inquisizioni impiccato per la gola . Era nella mutazione dello Stalo uscito probabilmente di carcere Roberto allro figlio di Monaldo , e potè scampar la vita , ma non già la miseria , in cui cadde ( Anlin. t. a. cap. 6. §. 6. ). Siami qui [>crmesso inserire le ulteriori notizie di Roberto , affinchè più non si ab-