Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2 ', Niccola Palma

   

Pagina (19/272)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (19/272)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   i9
   Lia a parlare de' Conti Àprutini . Esule dal Regno ei dovè girsene , durante il governo di Corrado , e di Manfredi . Divenuto per opera della Corte di Roma Re di Sicilia Callo di Angiò , nutrì certamente Roberto viva speranza di riavere la Contea Aprutina , perduta dall' avo Monaldo pel solo reato di over mostrata adesione al Guelfo partito . Sempre è stato per altro un infortunio il trovarsi ne' cambiamenti di governo spigliato di dominio , sebbene per glorioso motivo : ed al Re Carlo più de' rancidi diritti premeva gratificare i Cavalieri Francesi , i quali lo aveauo ajutato a conquistare il Regno . Il più elio Roberto potè ottenere fu la provvisione annua di venti once di oro : provvisione die a lui fu accordata a titolo della rinuncia che far dovò alla Regia Corte di quanti diritti vantava sulla Contea Aprutina . Tanto apparisce dalla seguente pregevolissima carta del Re Roberto , colla data di Melfi , 27. Maggio i3i2. letta dal Brunetti nell'archivio della Zecca al Fase. G9. fol. 126. ( Lib. 2. p. 171. ). Notisi quel cognome de Apru-tio , di che tornerà paiola nel volume , cui le notizie degli Uomini Illustri sono riserbate : Scriptum est Justitiario . Suspensionem factum , sicut de aliis , de solutione provisionis annuae unciarum auri rigiriti , factae Roberto de Aprutio devoto nostro per divae memorine D. Karolum Hierusa-lem , et Siciliao Regem Avum nostrum , et pridern per Dominimi Genito-rem nostrum eidem , sicut asserit confirmatae , ob rerumciationem , quam idem Robertus fecisse dicitur Regine Curine de jure . suo , quod habebat in Gomitata Aprutii etc. revocanles ; de ipsis unciis auri vigiliti prò prae-seiìti anno decimae indicticnis , ei volumus integre , sina difji adiate vel iliniinutione aliqua satisfieri. P estrae itaque devotioni praecipimus, et expresse mandamus , quatenus non obstante mandato , vel ordinatione contrariis, et ea praccipue de sospensione hujasmodi facta predicta, aliava i/iiacunque occasione vel causa , quae praesentibus quomodolibet obvient , jtraedictam vrovisionem , quae est unciarum auri viginti ponderis gcneralis prò eodem praesenti anno de quacumque fiscali pecunia officiorum tuorum existente , vel futura per rnanus tiuis praedicto Roberto , vel ejus nuncio prò eodem , praesentium auctoritate persolvas , ita quod ulteriits inde libi scribere non cogamur. Recepturus de iis quae dederis apodixam idoneam ad cautelam . 1
   Di una barbarie ancor più rivoltante che la morte di Rainaldo viene da taluno accusalo Corrado , cioè di essersi disbrigato col veleno di Arrigo suo fratello consanguineo , il quale era stato a visitarlo in Melfi . Vario fu il giudizio degli uomini siili' immatura morte del giovinetto Principe , ma cer- ' to fu il giudizio di Dio, che dovè subire Corrado ai ar. Maggio 1254. ne' campi presso Lavello , mentre preparavasi a tornare in Germania per far guerra a Guigliclino di Olanda, il quale a Ini disputava quella corona. Di dritto , ed in virtù dell' ultima disposizione di 'Corrado, passò allora il no-stio Regno al piccolo Corrado , conosciuto sotto il nome di Gorradino suo figliuolo , partorito dalla Regina Isabella in Germania ai 25. Marzo del ia52., cui il padre assegnò in tutore Bertoldo Marchese di Iloemburgh . II Regno dunque di Corrado , a contare dalla morte di Federigo , non fu che di tre anni , e cinque mesi circa . Pur non di meno avendo il Muzy trovate delle Scritture col regnante di Corrado , delie quali la più antica porta la data del 1. Aprile la.Ti. e l'intima de'3. Aprile I25G. sostenne cne Corrado regnasse almeno cinque anni ( Dial. 2. uis. ) . A sì fatta conseguenza