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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
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forse il condusse la supposizione clic se in quelle carte trattato si fosse di Corradino ; questi con tal nome diminutivo vi sarebbe stato espresso . Ma Corradino è un nome , clic gli Storili hanno dato al figlio di Corrado e pettina maggiore chiarezza , e perche di violenta , c tragica morte tolto dal Mondo in età assai giovanile. Nei pubblici atti però o diplomatici, col vero nome di Corrado egli andava segnato . Fra gli esempi clic addili- si potrebbero , bastino 1' islremento spettante al Monastero di S. Maria dell' Aquila del 12S'j. presso Riviera ( Race. di Meni. siqu. p., 55. a t. ): e la risposta data da Manfredi agli agenti di Alessandro IV. presso 1' Anonimo ( de reb. gest- ManJ'r. It. I. t. 8. ) : ut Regnimi in dominio , et possessione Rcgis Conradi //. IVejiotis sui, sub l/alintu Princinis rernanerct. Sembra altresì die del regno di Corradino fino ad Agosto del ì a5tì. Muzj non abbia avuto seniore . Falla astrazione dall' indicalo errore , è bene conoscere la sostanza ili quelle Scritture . La prima è un' obbligazione , cui si lega 1'Università del Castello di Miano , c di Colle. Mandorle , per mezzo de' suoi Snidici Pietro di Gentile , e Valentino Miani di Miano , di ricever gratis dai Sindaci di Tcrauio de* casal cui , ossieno delle case dirute in Città, sufficienti a tutti gli abitanti dei due divisati paesi , onde piantarvi domicilio alle medesime condizioni degli Uomini di Net'eto , e delle Torri Ville di Teramo . Restano di Collc.-Mandonc rimarchevoli avanzi , a due miglia al Sud Sud-Ovest di Teramo , nel silo or detto A'. Severo , dal titolo ili una Chiesa , anch'essa distrutta. Quest'atto essendo del i. Aprile i25r. appartiene a Corrado . Le cinque Scritture seguenti contengono simili convenzioni tra la Città , ed i Signori ili altri Castelli , e loro Vassalli : a patto che sebbene costoro passassero ad abitare in Teramo, pure avessero a riconoscere il dominio de' primi padroni : c commettendo delitti , pc' quali fossero obbligati a pena pecuniaria , una mei là si dovesse al primiero Feudatario , l'altra aU' Università di Teramo. \ iene appresso altra carta, dalla quale apparisce che la Città comprò il Castello di Castrogno . Ma perchè sì di questa clic delle cinque precedenti si tace la data ; restiamo all' 'oscuro se abbiansi a riferire al Regno di Corrado, o a quello di Corradino . A Corradino ha evidentemente cappotto 1'ultima , perchè del 1256. da allogarsi da qui a ]M)co nel proprio silo . •
Il Marchese di Hoemburgh tenne per brevissimo tempo il Babaio del Ragno , e fece sì che di tale poso si caricasse Manfredi . Questi scarso di denaro , e scorgendo 1' estensione del Pontificio partito non solo trai Baroni , ma anche tra il popolo stanco del duro giogo dei Tedeschi ; si vide costretto a cedere ( salvi però i diritti del Re suo nipote , ed i suoi proprj ) alla pretensione d' Innocenzo , cioè di prima avere il possesso del Regno , ed esaminarsi se buona ragione assistesse al fanciullo Corradino , quando qucsli giunto sarebbe alla pubertà . Ecco pertanto lo stesso Manfredi uscire incontro al Papa , avanti a cui marciava Gniglieliiio Cardinale di S. Eustachio , obbligando tutti a prestar giuramento alla Chiesa Romana . Fu la Corte Pontificia in Aquino , S. Germano , Monte Casino , Teano , ed in Capua . Ma mentre era in Teano occorsero avvenimenti , pc' quali disgustalo Manfredi si ritirò a Noccra de' Pagani , e coli' ajuto de' Saraceni , che abitavano quella Cillà , pose in piedi un' armata , con cui costrinse alla fuga Oddone fratello del Marchese Bertoldo , ed il grosso dell' esercito Papale , accampato presso Troja . lunocenzo frattanto passalo iu Napoli , vi morì ai Dicembre.