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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
UT
12.54. ove a lui dentro lo stesso mese fu dato in successore Alessandro IV. Non al i?54. pertanto, come por isbaglio scrisse Ughelli ( iti Osculati. ) ma al 1255. dee riferirsi una bolla di Alessandro, in data di Napoli tcrtio Kalendas Februarìi , anno primo , colla quale confermò al Vescovo di Ascoli Tondino Colonncllam , Coratam ( Paese distrutto poco al di sopra di Controguerm ) Ancaranum , Saliniwi , ( Sussisteva dunque tuttavia il Castello Salino, da noi altre volte mentovato) Cantalupum, Ripam Qiuir-quellarum , Isclarn , Pliaraonem , Colpaganum , lioccam de Cam ilio no . ( Non 1' aveano mai pietosa gli antecessori di Tcodino : questi si avanzò a pretendere la Rocca di S. Felicita , forse come una dipendenza del Monastero di Montcsanto, che i Vescovi Ascolani non cessavano riguardare come loro spettante) Camjam , et qnaedam alia bona Esculanensis, et Aprili inensis Dioeccsis. Tale conferma riuscì inefficace, come tante altre, precedenti pei parsi, the anche oggi entrano nel Regno ; uè solo durante il governo degli Svovi . ma eziandio sotto gli Angioini. Il Giustiziere in fatti da Carlo 1. nel 1 •.>.(><>. spedilo in Apruzzo non tardò a riv indicare i Luoghi , dei quali probabilmente trai torbidi di qucll' anno Ramaldo III. successore di Teodino , crasi impossessato . Non vide, allora Ramaldo altro espediente che di ricorrere a Clemente IV. , il quale impose al Cardinale di S. Martino ai Monti Legalo Apostolico , ut compcllcret Aprutii Justitiarium ad relaxandum quaeilam loca ad Asculanam Ecclesiam speclanlia , per ipsum Justitiarium occupata ( Jb. ) . Ma nemmeno quest' ordine , riguardo al temporale dominio , ebbe conseguenze .
Dopo una digressione da sembrar condonabile, onde più volte non tornisi alla medesima cosa, e dopo notalo che nei trambusti del 12 5 J. in Teramo non si segnavano le carte pubbliche coli' intitola/ione ili alcun Sovrano: come in un istrumcnto del 2. Aprile ( in ardi. Civit. ) con cui Guiglid-nio , Marco, e Ruggiero , Signori del Castello di Capralico , si sottomisero al Potestà di Teramo ; fa ili mestieri riportar I' alleuzione alla serie ile' nostri Vescovi. Fioriva tuttora nel 1 n55. Matteo I. , perchè nell'archivio di S. Onofrio di Campii ho trovato un suo rescritto in data ili Civilella , li io. Agosto della XIII. Indizione , col quale permette al Priore , ed ai Frati degenti nell' Eremo di S. Onofrio ad Cesena/inni , nel territorio della Penna , Diocesi Aprulina , di professare per tutta 1' estensione della Diocesi, la regola di S. Agostino . Non può accordarsegli più lungo governo , giacché per l'anno seguente Muzj ci astringe a riconoscere RICCARDO Vescovo ( trai conosciuti ) XXIII. Dando ci conto di 1111 obbligo che Roberto di Ripa-Rattieri fere per se e. pe' suoi vassalli ili Spar.izzano , e di Aitino ili recarsi ad abitare in Teramo , ne riporta così il principio : In Dei nomine yfnien . Anno millesimo ducenlesimo quinquagesimo sca lo , regminte Domino vostro Corrado semper Augusto , llierusalem , et Siciltae Regc , die Lunac , tertio Aprilis, quartae dacci me indiciionis. Hoc est exemplimi cujusdam inslrumenti, tenor cujus talis est . Breve recordationis parti , vcl conveuieiitine , quae facta est inter Dominimi Hiccardum venerabilem Episcopuui Apruiinurn , lìoberlum de Isola Teriimnensiuni Poiestatem , et totani Commune Civit atis praedictae , ex una , et Dominimi Robertum de lupa Raptcrii ex altera .
Niun' altra menzione incontrasi di Riccardo . Meltemi' io bensì ila banda le carte utili per la mia Storia , allorché standosi nel 1^07. per sopprimere i