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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
posto con imponenti squadre al Garigliano , si ritiiò proditoriamente all' approssimarsi de' Francesi . S. Germano , tuttoché ben munito , fu espugnato . ISella giornata campale avvenuta presso Benevento ai 26. Febbrajo ialiti, quando scorse Manfredi sopralliitto il primo , ed il secondo corpo del suo esercito , potè ben ordinale al terzo , che formava la riserva , di avanzarsi, ma non venne obbedito . Allora lo sfortunato Ile si appigliò alla riprovevole risoluzione di non soprnwi\ere allo scorno, e spronato il cavallo , andò a cacciarsi nella mischia , dove , senza esser conosciuto , da più colpi fu private» di vita . Divulgatasi pel Regno la nuova della vittoria eli Carlo , paese non vi fu che non al/asse le sue bandiere. Contemporaneamente all' invasione , aveva Fapa Clemente spedito Simone. Cardinale di S. Martino a Monti per ricuperare la Marea di Ancona, dalla (piale non meno «he dalla Toscana aveva Manfredi richiamale le Soldatesche liu dall'anno antecedente. Ai 3i. Cennajo riebbe la signoria di lesi , ed ili seguito senza dillicollà quella delle altre Città.
ISon fia discaro avvertire «he nell' investitura, sotlo gravi condizioni , «(inceduta da Clemente IN*, all' Angioino, leggcsi per la prima volta 1' espressione Siciliae ci/ra , et ultra Pharunt , donde. ( betu lle assai più lardi ) derivò il titolo , lungamente tenuto dai nostri Re , utriusque Siciliac: «• che non soddisfallo 1' Ari i\cs« (>\<> «li Cosenza «Iella vile sepoltura data al Corpo «li Manfredi , presso il ponte «li Benevento , perchìr territorio della Chiesa ; gridò che si dovesse trasportare fuori Regno, e Imitarsene al velilo le ossa. Cosi fu eseguilo , con essersi portate le spoglie dello sciamalo Principe alle nostre frontiere in riva del fiume p'crtlc , interpretalo il Castellano dal Marciteci ( Ih. u. 88. ) ed il Minino dal Cianuoui ( Lib. 19. cap. ). Ciò siine asserito non solo dal Itoccacelo ( ih: Fluminibus : Cani. «lei l'urg. ) ma dal Summnntc , da Ricordano Malaspiua , da Giovanni Villani , da Alessandro di Andrea , dal Capei «-latro , e da altri parecchi . P'iridis fluvitts a l'i-ccnatibas dividens jfvrutinos , et in Trucntum cadens , tiiemorabi/is , co quod ejus in lipam , quae ad Picenatcs versa est , jussu Clemcntis Ponti fìcis stimmi , ossa Manf redi lìegis Siciliac , quae secus Calorcm Rctw-yenti Jluvium septdta crani , absque 1 dio funebri officio , dcjcclu fuericit a Cosentino Praesalc , co quod fui Unni communione privata.* accubuerit. Se questo l'alto è vero ( «li che per altro fortemente io dubito ) un convoglio , JH.T tutt' i titoli lugubre , transitò e si sciolse sotto 1' occhio de' nostri Maggiori .
CAPITOLO XXXV.
Regno di Cario T. di /fngiò . Vescovati di Gentile da Solinomi ,
e di Rainaldo tic Barili . Divisione dell' Apruzzo in Ulteriore , e Citeriore . Rassegna de' Fcudatarj nel 1 279.
Speravano i nostri Antenati colla venuta di Carlo il secolo d' oro , 1' abolizione delle tasse straordinarie , e la diminuzione delle gravezze ordinarie . Si disingannarono , sperimentando ben tosto 1' annidilo delle une , e delle altre. Per assicurarne la percezione, il novello Re moltiplicò a «lisiui-stira il numero degl: Impiegati Finanzieri . Tornarono allora . sebbeue inilai-no , i Regnicoli a sospirare il reggime di Manfredi, Mentre Carlo I. dispo-