Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2 ', Niccola Palma
Pagina (25/272) Pagina
Pagina (25/272)
Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
a5
neva a suo modo la riorganizzazione del Reame , e i suoi Francesi, propaga-? vano tra noi la civilizzazioni} in tutta 1' ampiezza del senso , » Le a tale parola danno gli storditi- dell' età nostra; fu assunto .alla ('attedia Aprutina GENTILE da Sulmona Vescovo ( trai conosciuti ) XXV. In demortui Mattimi { scrive-Ughelli ) locuni a Clemente IV. electus , anno. 1267. A'» Kal. Angusti. Ita habetur in regest. Va tic. art. 3. E pi st. 7. Jol. 1O1. Difessiti ( app. t. 5. ) anno 1270. eJC eodem, mortiuili; Poto più ne dice di Pietro ( Mem. Stor. di Solai, p. 182. ed Uom. ili. p. \o. ).
11 breve Vescovato di Gentile trascorse iy mezzo a gravi timori. Neil' anno sfosso 1267. , in cui ebbe principio , calò, iu Italia Corradiuo , istigalo dai Ghibellini d' Italia , e dagli esuli del Regno, a tentar colle armi il.riacr qnisto del trono , e fermossi qualche tempo in Verona. In seguito fu iu Pavia , ed in Pisa , perchè Città del Ghibellino partito , e lilialmente in Roma , dai Romani ben accollo , ad onta degli anatemi , clic da Viterbo scagliava Clemente IV. La sua armata- andavasi ingrossando dai Ghibellini e dai Romani , ispernnzati di felici successi dalla rotta , data d:i Corradino in Toscana , a Ponte-a Valle sull' Arno , ad 1111 corpo comandalo da Guigliclmo di Bei-selve , Maliscalco di Carlo: e dalla fuga presa dalla flotta Angioina avanti le Galee Pisane, nelle acque di Sicilia. Questi belli princi-pj trascinarono alla rivolta buona porzione dell' Isola , e varie Città di Puglia , di Basilicata , e di Calabria , le. quali acclamarono Corradino. Prevedendosi lunga e cruda guerra , 1111 pio Sacerdote tolse le ossa di S. Biliardo dall'altare, ove Attone I. le avea riposte, e le nascose sopra la cappella di S. Gctulio , cioè nel medesimo sito , in cui eransi conservate nella distruzione e nell'incendio di Teramo ( Mu/.j di. 2. ms. ). Si mosse da Roma Corradino ai 10. Agosto 1268. e sapendo che il passo di Cepuerano veniva l)en guardato , prese la via de' monti , fra gli Apruzzi e la Campagna , sboccando nella Marsieana . Era ai fianchi di Corradino Federigo d' Austria, anch'egli assai giovane. Veniva Carlo regolato da Alardo di Valici! , intrepido Cavalior Francese , il quale militato avea per venti anni in Terra Santa , e passando pel nostro Regno era stato dal Re obbligato a servirlo col senno , e colla mano . Osservava Carlo le mosse del rivale , onde da Soia per la Valle Sorana venne pur egli ne' Mai-si . Si trovarono i nemici eserciti a frorttc nel piano di S. Valentino fra Tagliacozzo ed Alba, dove un fiume si getta al Lago Fucino . L' accorto Valleri situò iu una valle verso la Terra chiamata Capjx-lla 1111 corpo scelto di Cavalleria , mcnlr' egli col Re -sfavasi in un' eminenza ad osservare la pugna del resto dell' armata colle truppa di Corradino . Essendo queste più numerose , non fu loro difficile sbaragliare gli Angioini . Carlo 11011 sapea frenarsi dal correre colla riserva in ajulo de' suoi , ma fu sempre ritenuto da Alardo . Quando costui vide i Tedeschi dispersi noli' inseguire i fuggitivi e nello S,>ogliarc i morti , gli si rivolse, dicendo: Ora è tempo , o Sire: la vittoria è nostra, e piombando cogli scelti Cavalieri sui nemici , rimasero vinti i vincitori . Tale memorabile azione accadde noi di a3. Agosto 1268., In quel silo tosto Carlo ordinò la fondazione di uri Monastero sotto il titolo di S. Maria della Vittoria , detto comunemente della .Scurcola dalla vicinanza di un villaggio di questo nome. Corradino, che sopraffatto dalla stanchezza e dal caldo si avea •fratto 1' elmo , cercò lo scampo colla fuga . Ei disegnava coli' amico Federigo di guadagnare la costa dol mare per rifuggirsi in Pisa ., e già pervenuti