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   de Ripa Actonis ; Berardo figlio del Sig. Ugonc de Rocca , ed Od emondo-figlio di RairmUlo dò Rocca donarono al Sig; Giovanni di Giacomo Macca-Bei di Campii la porzione di patronato, che avevano sulla Chiesa -di S. Lorenzo ad Céscnamun , sita .nelle pertinenze di Campii : presente , et asseti-sam ac auctoritateni prestante Domino Raynaldo de BariLlxix , venerabili Episcopo Apra tino . Coli' altro , celebrato apiul •Varaiuitn , in receptò ejusdem Terre Varani, avanti Natocombcuc Giudice di Varano , nel giorno i4- dello stesso mese , simile donazione fecero in favore del Maccabei Berardo , ed Ugonc figli di' Rainaldo de Rocca , assistiti da Berardo de Rocca loro zio e tutore, dalla Signora Bella .lor madre, da Berardo- di Montino e da Odcmoudo di costui figlio , come più possimi parenti $ parimente con assenso Domini Raynalli de BariUbas, vcnerabilis Episoopi sfprutini . Ugbelli ebbe contezza di questi due documenti , ma gli ascrisse al i2r8. quantunque egli pur abbia l'indizione sesta, cominciata al ». di Settembre: ed in luogo di Varani lesse Clarani. Se il cognome pertanto di Rainaldo fu de' Barili , ei molto probabilmente era .consanguineo di Tco-dino de' Barili, eletto Abbate del nostro Monastero di S. 'Niccolò a 'l'ordino , e confermato dall' Abbate di Monte Casino Bernardo , ai 24. • Luglio 1273. vale a dire un anno dopo la promozione di Rainaldo al Vescovato ( Gattol. C-r. Cass. p. 488. 489. ): di Taddeo de' Barili, clic or ora vedremo possessore di una parte «li Montepietro ( tenimcnto di Caslellaito ) e di Cellino : e di Blantisflora de1 Barili , maritata con Rainaldo Barone ( per inetta ) di Scorrano . Tanti rapporti della famiglia de' Barili colla nostra Regione m'inducono a credere clic quivi , e non altrove essa traeva allora domicilio . Rapuildus vero ( sono parole ili Ughelli ) magna; virtutis Pra;sul, e vicinis locis evoca tis fatniliis , sua prudentia e()ccit ut Teram-nensis Civitas popidorum numero , et potentia ad miracuhan creverit . Jtire igitur merito tanquam luius e fundatoribus Vrlùs praticatiti-, coliturque posteris . Fato Junctas est anno 1282. cum sedisset • plus mùius annos decem , liumatas in Cattedrali .
   Durante il governo di Rainaldo , due disposizioni di Carlo I. meritano Ritenzione . Fu la prima la divisione del vasto Giuslizicrato di Apruzzo in Citeriore , ed Ulteriore . Sbagliò Antinori ( t. 2. cap. 7. 4- ) nel giudicarla avvenuta nel 1270. avvegnaché nelle aggiunte al Tomo IV. la riferisse al 1272: ma più sbagliò Giannoni nel!' attribuirla ad Allbnso I. di Aragona ( Lib. 17. cap. G- ). Con irrefragabile documento, cioè col • registro Angioino del Regio archivio ( Let. B. ibi. 179. ) ha il Giustiniani ( J)izion. toni. 1. ) dimostralo, che tale divisione venne ordinala nel giorno 5. Ottobre della seconda Indizione, cioè del 1273. Eccone il tenore : Scriptum est Justitiario Aprutii ultra Jlumen Piscurie , die Jovir , quinta mensis O^tobr'is JI. indiciionis apud Alifiam. De mandata Domini Regis Justitiariàtus Aprutii divisus est in dxas partes , videliect a Jluntine Piscà-ria ultra factus est Justitiarius Egidius de Sani lo Liceto miles , cujus commissio injcrius dcnotaUtr ; et citta Jìu-.ira Piscttrie Jactus est ¦ Justitiarius Petrus de Tyonvilla m'dcs , prout :ri corani commissionibus distingui-tur. Se dunque un Giustiziere si assegnò all' Apruzzo ultra , ed un' altro al cifra , è falso quel che Pollidori C Romanelli asserirono-, cioè che ia divisione altro non riguardò se non l'erezione di due 'Tesorerìe per rendere più spedilo il pagamento de' triLuli , e che un solo Giustiziere seguitasse a