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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   sulla tregua stabilita . Con ragione quiiuli ascrissero alla protezione del santo Patriarca la loro salvezza ( Muzj dial. 2. ms. Antin. ib. ) . Se a Gualtieri andò fallito quel colpo , pieno di rabbia pertossi alla volta di Teramo, saccheggiando quanti luoghi incontrò nel viaggio. II motivo, per cui i eonfe* derati dettero nuovamente di piglio alle armi era stato perche dopo l'accordo cinsi proceduto a scorrerie, e prigionie contro i Campirsi . Che nella marcia tra S. Flaviano e Teramo avesse Gualtieri non solo depredato , ma anche dato alle fiamme Ripaltone; si rileva da un registro di Carlo II. fase. 3. fol. 186. riportato dal Brunetti ( Lib. 3. fi-, p. i4- ) col quale vennero rimesse le generali sovvenzioni , da q-nrl Castello dovute, a preghiere di Matteo di Ganzano padioue di esso , in considerazione dei danni sofferti . Giunti gli Alleati in Teramo , cinsero la Città di assedio, e le diedero in più parti e spesse volte l'assalto. Boncainbio di Monaldo Ascolano , Potestà di Teramo , tuttoché contro il volere del Magistrato , fece una .sortita, accompagnalo da giovani ben armati, ma con esilo infelice, ed egli stesso fu fatto prigione. Si prosegui poi 1' assedio da Gualtieri , ma venuto il mese di Giugno , all' intendere che Pietro Braida , Regio Capitan Generale degli Api-uzzi , con buona mano di soldali si partiva da Aquila , per informarsi delle contese ; sciolse 1' assedio , e si rilirò . Era dalle sue mani uscito il Potestà , prima col dare il figlio in ostaggio , e di poi col pagare mia somma in riscatto . Procede il Braida giuridicamente , ed ai 5. Giugno con sentenza dichiarò ribelli della Chiesa Romana , e degli credi del He . perchè dopo conchiusa la pace tra i Sindaci di Teramo ed i Sindaci di Campii , avanti 1111 certo Signore di S. Fraymondo , sotto la penale ili mille once di 010 per quello dei due Comuni , che la rompesse ; tuttavia aveano i Teramani nuovamente esercitate delle violenze coulro i Camplcsi . Sembra che la prima sentenza del Braida rimanesse senza cllèito . I Baroni almeno non perderono in virtù di essa i loro feudi . Sulla seconda ottennero i Teramani dal Cardinale Legalo , e dal Conte di Artois la condonazione di cinquant' once ; essendo eglino slati ammessi a transazione per cento cinquanta . Alla penale di altre cinquant' once era pure stala la Città condannata , nou so per quale ragione .
   Qui non finirono le angustie finanziere del Magistrato di Teramo , durante il 128G. Il Boncambio , che nel Luglio termini a 1' anno del suo governo , intentò litigio colla Città , pretendendo il ristoro dei danni da lui