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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
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Signori della Terni Todradesca , nomo generico dei Ire divisati Paesi , fecero una simile sommissione, mi consenso del Vescovo e del Capitolo. Se lincea tic Ptululc peiò è identica a lìncea eli Fano , se Scalcile equivale ad Iscore Ili , e se non si , nò equivocare sopra Pronto , o Frunli , benché hì giorni nostri ridotto ad una o due case abitate ; bisogna diie die ninna delle tre incorporazioni territoriali alla Città di Teramo avesse avuto eflètto, o die avuto lo avessero soltanto per assai breve tempo.
Slipulalore di tutti e quattro gli atti fu Paitlus Angeli de Teramo , auciorilntc Ecclesie Apn itine , puldicus ejnsdcm Terre Aatarius. I Vescovi Aprttlini dunque ( ed in scile vacante il Capitolo ) spedivano patenti ili Notai , e di Cimbri a' contratti . Ritennero per un pezzo la seconda prerogativa; ma più non c' incontreremo con Nofari auctoritate. Ecclesia• Aprutirue, essendo stata politica de' due Ralj , i quali governarono il Regno ili vece di Girlo II. e de'Vicarj Regali, lo spedire con facilità i privilegi Notariali, a disegno ili far andare in disuso quelli, che si rilasciavano da altri .
Parimenti nel 1287. ai 2. Giugno Jacopo del lii Berardo di Mormone confermò la cessione dei Castelli e de' vassalli di Manicone , di Podio-Io , di Joanella , e di Fixvitina . Troppo nojoso riuscirebbe il dettaglio «li questo e di non pochi alili istiuiuenli rum libisi negli anni , de'1 pia li parliamo . coi Foudalaij circonvicini. Basii il dire in genere die costoro rinunciano in favore della Città le Imo giurisdizioni , si obbligano ad abitare in Teramo , ricevendo all'uopo casaleni o case, e talvolta delle somme in imitanti , da impiegaisi per patto espresso ili compre tli stabili , e specialmente dei ìicaduti por devoluzione al Vescovato od al Capitolo , o in Città o nelle pertinenze . In un rogito ile' 18. .Maggio 1 nqjj. ( ili Aioli. Civit. ^ ripassato ioli Francesco del lii Tancredi ili Morricone , seorgosi Giudice ili Tei amo Malico da l'izza/i, lìa i leslinioiij Tommaso di lìerardo Paladini, e 11 a i confinanti di una c asa ili Città Maestro Pietro di Acquaviva . Nolo la prima particolarità, perchè ad onta di un diploma di Carlo I. . da cui restava autorizzala la consuetudine di scegliersi da qualunque luogo dentro e fuori Regno il («indice , elio simultaneamente la faceva da Potestà (diploma di' io non ho veduto, ma die trovasi connato in 1111 islrmueulo del 121)7. J, il Giustiziere di Apruzzo nel 1297. orasi opposto alla libertà ili chiamare a tale carica 1 Giliiisprudeiili dello Stato Pontificio . Rimarco la seconda , por essere la pili aulica menzione , in cui siami imbattuto , della nobile Famiglia Paladini, la quale diede alla Cattedrale il primo Canonico in persona di Andrea, Preposto in pari tempo di S. Pietro ad A cum nel i.ho. ( Ardi. Gap. 11. 5. ): e l'eoe fabbricare una Cappella gentilizia nella Chiesa del Cimi!dio , pve slava scolpilo il suo stemma , cioè due rose iu una sbarra traversa, nel 1 !>;>(). Osservi il Lettore la terza come un'anticipazione di ciò che sarò per soinmollergli nel seguente Capitolo .
Meglio dell' Abbate di S. Gio. in Pernlis , 0. do' Signori laici seppero conservarsi i vassalli lo Monache di S. Giovanni a Scorzane . -Neil' archivio di S. Gio. di Teramo ho io trovato ( 1111111. ti. ) 1111 atto pubblico rogato in Teramo ai 21. Maggio 1291. da Tommaso di Guiglielmo lìegio Nota-jo della Città di Teramo , a richiesta del nobil l'omo Guiglielmo di P011-ziaco , Milite , Regio Giustiziere di Apruzzo , o di Giovanna Badessa ili S. Gio. a Stortone. Kvvi in prima inserito un Rescritto ili Carlo Primogenito Regale , Piiucipe di Salerno , e Vicario Generale del lleguo di Sicilia .