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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   mo , Indictione sexta , Mensis Februarii die ultimo . Ego Laurcntius Nicolai Angeli de Urbe , publicus Civitatis Terami Regia authoritate Nota-rìus , ac Aciorum Notarias prefati Domini Episcopi , presens Privilegium de mandato prelibati Domini Episcopi scripsi , et meam signum apposui consuetum .
   Di sì fatto Privilegio ci)Le bisogno di una copia , capace di far piena pniova , ubilibct , et perpetuo , nel i47°- Sir Savino di Giacomo Canonico e Giudice del Capitolo A piotino , il quale dispose che ai i3. Febbraio sub trasannis i/iter Majoretti Ecclesiam Aprutinam , et sulam magnarti Ca-jtoniconim Aprutinorimi , et juxta munun Cimiterii , si trovassero Sir Giacomo Massei Canonico A prillino , Vicario di Monsig. Campano prò Tribunali sedente : Coletto di Cola di Vitto da S.' Flaviano Regio Notajo : Nardo Giacomo di Angelo Judice ad còntractus Ch'itatis Terami, Terra-rum , et Locorum Maiorìs Ecclesie Aprutine :. e sei teslimonj , fra i (piali piace rimarcare Pasquale Jacomclli , e Gabriele Marcinone di Teramo . Congregato il Capitolo , composto da Sir Giaime di Antonio Canonico et Ari Indiarono , e da altri tredici Canonici ad sonimi campanule , de mandalo , et ordinatione dil li Sir Savini Judicis dit ti Capitali, ut moris est, venne esibito il Privilegio originale : quale riconosciuto nelle formo , fu dal Vicario consegnalo al Notajo perchè lo copiasse . Compiuta la copia , e trovala la collazione concorde, il Vicario suam judiciariani auctoritatem inter-posuit , ed ordinò die tutto venisse ridotto a pubblico istrumento. È questo, clic oggi esiste , non già 1' originale Privilegio , onde esser dobbiamo grati allo zelo di Sir Savino. Nel medesimo anno i3a3. abbiamo dall'Ascolano Sloriio Andreantonelli clic Giovanni XXII. da Avignone incaricasse il nostro Vescovo , iu Marzo , ad itiquirere sulle indebite alienazioni della Chiesa Ascolana: e che al i. Maggio commettesse allo stesso, al Preposto di S. Pietro in Campogalano , ed all' Arciprete di S. Flaviano , Aprutitcnsis Dioecesis di procedere contro gli usurpatori , anche a via di censure e coli' invocazione del braccio secolare , senza appello .
   Siccome con una savia cessione de' diritti Vescovili Arcioni promosse la fondazione del nostro Ospedale ; cosi col generoso impiego delle rendite di sua Mensa nobilitò la Cattedrale . Della poca ampiezza di questa bisognò che Guido II. si contentasse per le urgenze , cennate nel Cap. XXXI. Arcioni detcrmiuossi a prolungarla verso ponente, fabbricando dai fondamenti tutta quella parte , la quale rimane sopra l'attuale Cappellone di S. Berardo , al di sopra dell' Organo , e della Cuppola , che per lo avanti copriva 1' aliare maggiore . Piacque a lui dare al pavimento della nuova fabbrica un livello più allo di quello , che avea la vecchia Chiesa , ond' è che da questa a quella non si perviene che salendo sei gradini , ed è sorta la divisione così frequente a leggersi nelle Visite Pastorali di Nave Superiore , e Nave Inferiore . Non voglio ]>oi sospettare che Arcioni per lasciare un monumento parlante dell' ojiora sua , rendesse a bella posta alquanto storta la Chiesa , col dare ai muri laterali un po di declinazione verso settentrione . Tale inconveniente derivò forse da svista dell' Architetto , o da errore dei muratori , o dal rispetto, clic ebbesi all' antico Ciiniterio. Fere pure costruire la Capitila della Nascita del Signore, ove ora conservasi l'augustissimo Sagramento , la quale addisse alla inumazione de' Vescovi , e che al tempo di Muzj veniva ulliziata dalla Compagnia delle donne , sotto il tilolo di