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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   a5a. ) col quale nel i3o5. sottrasse Valle-Castellana dalla giurisdizione del Capitano della Montagna , e di Auiatricc , e la soggettò al Giustiziere di Apruzzo ultra, sotto cui era stata per lo addietro. Restano di Roberto molte e savie leggi : ond' ebbe ragione di apporre nelle monete d' argento la leggenda : horror Rcgis judicium (filigli . Essendogli premorto , come si h detto , 1' unico liglio , con aver lasciate da Maria di Valois seconda moglie due figliuoletto , cioè Giovanna , la quale divenne Regina , e Maria postuma , ebe fu di poi moglie di Carlo Duca di Durazzo ; sposò la prima ad Andrea secondogenito di Carlo Uberto Re di Ungheria nel i333. essendo entrambi gli sposi di soli sette anni . Se tale sposalizio estinguer dovea le pretensioni dei discendenti da Carlo Martello sui retaggio di questo Regno ; nè le scicnze , nè le lettere , nò le civili maniere della Corte Napolitana giunsero ad ingentilire 1' animo quasi barbaro di Andrea , già intitolato Duca di Calabria : ciò clic trafiggeva il cuore di Roberto , il quale previde molto bene le disgrazie, cui sarebbe il Regno andato incontro . Dopo aver nominata Giovanna di lui nipote erede degli Stati tanto di quà che di là dalle Alpi, sotto il baliato della Regina Sancia di Aragona sua moglie, c di alcuni Consiglieri, con testamento de' iti. Gennajo i343. impresso da Lujiig , trapassò ai 19. dello stosso mese nel Castelnuovo «li Napoli . Da li a non molto fu Giovanna coronata per le inani del Cardinale Americo , Legato di Clemente VI.
   CAPITOLO XL.
   Regno di Giovanna I. fino al i355. anno della morte di Arcioni.
   Sunto di due Libri Catastali del Capitolo Aprutino.
   Una Regina di'i6. in 17. anni di età, poco attenta ad infrenare le inclinazioni : un Consorte poco amato , e poco amabile : de' Principi del sangue , chiamati i Regali «lai nostri Storici , vogliosi di comando ; ecco i tristi presagi del procelloso regno della prima Giovanna . Pur non di meno passarono due anni , e quasi otto mesi in quiete , se non che cento Scorridori , parte a cavallo c parte a piedi , sorpresero S. Flaviano , v' incendiarono delle case , e vi recarono altri danni , valutati mille once d' oro : dopo di che si ricoverarono in Ascoli , Città che fin dal i335. reggevasi a Repubblica . Fioriva a quell' epocu Berardo da S. Flaviano , caro al defunto Re Roberto , e da lui creato Giudice del suo Ospizio ( Brunect. lib. 2. p. 3o. et 3i. ) : cui fu facile ottenere dalla Regina lettera ai Priori di Ascoli, in data de' 20. Maggio i343. colla domanda di arrestare quei facinorosi , e di tradurli a S. Flaviano , affinchè vi subissero il meritato gasli-go ( Reg. Io. Let. B. fol. 66. a t. ). Non sappiamo qual esito avesse siffatta rimostranza : La stessa Regina ai 3. Ottobre del medesimo anno accordò alla Città di Teramo il privilegio della fiera di Pentecoste, da durare otto giorni ; ed ai 28. del seguente mese le confermò il dritto d' imporsi delle gabelle ( Muz. di. 2. ms. ). Ma nella notte del 18. Settembre i345. in cui avvenne 1' esecrabile assassinio di Andrea in Aversa , cominciarono i funesti sconvolgimenti del Regno . Le opinioni dei viventi in allora , ed i giudizj degl' Istorici furori discordi sull' innocenza , o complicità della Regina in quel misfatto . Maggiori indizj di reità sembrarono concorrere in Carlo