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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   G3
   al Vescovo c Capitolo , credi di Berardo , c per 1' altra metta a Corrado da Leognano , penero di dentile . In quante quote erasi scisso il Feudo di Melatine ! Si argomenta die il Castrilo già chiamato vecchio rimaneva aurora in piedi , descrivendosi un terreno jnxta foxatum dirti Castri. Nella stessa maniera anda\a diviso il patronato di S. Angelo de Castronia de Teramo e di S. Krasnio de il /e/ut ino , che pure era sfato de' Sigg. de Goczano . Seguono altri lenimenti nelle pertinenze di Teramo , cioè in Poteranno , Piano di S. Felice , Novale : in S. Pietro ad Lactun , in Varano , e nel piano al Fiume , cioè Fiumicello , verso S. E leu (er io . Quantunque con s< ddisliizionc si rilevi che tant' oltre già si stendesse il territorio di Teramo ; pur dispiare clic Monliccllo , cui andava unito Neprzv.ano, colle contrade de hi Castellavo de Monticcllo , di Fraginile , c di Labur-nesca Lagnata da Fiumicello , in tutte le quali altri trnimrnti censiti possedevano il Vescovo ed il Capitolo , si dicano de pertincntiis Monticelli ¦ Di niiin altro cespite rammentandosi la provvOnicnza , fuorichè del lenimento a Collc-Azzarcllo , e del patronato sulle due Chiese; fa uopo dire che la promiscuità degli altri doininj rimonti al tempo , in cui il Vescovo e i suni Canonici aveano una sola mensa . T-a divisione per niella facevasi con tanta esattezza che dovendo Pietio di Niccola Pillici di Monliccllo il servigio di tre pollastri in /està S. Marie de vfgusto ; bisognava the ili un anno ne dessi- due al Vescovo , ed uno al Capitolo ; ed in un altro anno , due al Capitolo , ed uno al Vescovo : et sic ohsen'aUun est continue .
   Si è molto declamalo da alcuni contro la facilità , colla quale, lo proprietà passavano nei tempi antichi nelle mani del Clero : ina non si è fatta attenzione alla facililà , con cui tornavano in potere dei laici . Ecco che di tanti canoni , uè anche un solo ne è rimasto a vantaggio del Capitolo . Consistevano essi tulli in moneta , cioè in Solli , e. Denari. Soltanto un red-«leutc di Monliccllo corrispondeva due tareni di oro . Ma oltre la moneta , quasi tutti erano obbligali chi ad una chi ad altra prestazione: cioè ili grano , misurato ili Staja , e. Starale , de qwbns ( starolis ) \>adit j>er tuiiin-luni grani starolas XIIII. ad istam mensuram , que nnne est : di un tomolo , o mezzo de annona nelle Calende di Gennajo ( /) : di galline nell' ultima Domenica di Carnevale (2) : di un Fladone nelle Calende. di Maggio (.?) : di pollastri , e torlelle. in fusto Àssumptionis f'~irginis gloriose . Spesso le torlelle sono tassativamente indicate de tri/vis pullis , et tribus manilnis m'ortun . Finalmente di uno, o due Amniisccri o di mezzo , iti fèsta JS'ativitalis Domini (4) ¦ Qualcuno era tenuto a prestazioni personali ad senii-nandum grammi , ad rcparandas vegetes Capitali (5) ad dtuis operas hovuni , e simili . Ilominium et Jidclitatem , dovuto da taluni , trovatasi
   (>) Qui dunque annona veramente est quasi alimonia anni, cioè qualunque frumento atto a sostentare la viri .
   (2) In Fcsto Caniùpri'ii, c talvolta Carnùprinii.
   (3) Vivanda di uova c Ulte, identica, o quasi , alla Caciaia , anche' oggi compresa tra le prosta-stazioni forzose , ossia di patto , in Pentecoste .
   (/f) Torta , risultante dalla mescolanza di p'm ingredienti. Ammiscemm tir pane , et de caritè : jlmmUceram tic pine, et ritto; leggeremo nel Libro Censualc del V'escalo, da riferirsi ili prosieguo.
   (5) Cioè a risarcire le bolli.