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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
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in Napoli su noleggiali legni Genovesi : eil indi a poco prese a suo soldo Guarnieri già mentovalo. Avea ella accomodati gli affari con Clemente VI. cui , dal bisogno astretta , venduto avea Avignone coli' ampio territorio : ed il Papa dopo aver convalidato il matrimonio di lei con Luigi di Taranto , avea questi riconosciuto per Re . Arse quindi di bel nuovo la guerra nelle Provincie , la quale durò presso a tre cani tra le armi di Lodovico , e quelle de' Regali Conjugi con varia fortuna , ma sempre co* disastri , che ne sono 1* inseparabile conseguenza . Finalmente colla mediazione del Pontefice si cònrhiuse la pace, la quale ebbe compimento nel i35i. Nel seguente anno Giovanna venne per la seconda volta coronata unitamente a Luigi in Napoli , nel di solenne di Pentecoste : fu emanato un generale indulto per chiunque seguito avea il partilo di Lodovico : ed i Principi prigioni in Ungheria rimessi furono in libertà. Non aspettò la coronazione di Luigi 7 per segnare il primo anno di lui , F. Niccolò Preposto di S. Eleuterio sul frontespizio del Ca ter no , eh'ei fece compilare nel i35i., il cui sunto riserbiamo alle particolari mciporie di quel Monastero .
Per quanto amore nutrissero i nostri Regionari verso la legittima Sovrana , non poterono certamente rialzare le sue bandiere appena ella ebbe riposto il piede nella Capitale . Che ai Ottobre i34<8. gemessero tuttora sotto il giogo degli Ungheri , si rileva da un istrumcnto da me osservalo nell' archivio di S. Giovanni , stipulato in quel giorno da Lorenzo di Berardo di Santoro di Magliano , Regio Notajo del Castello di Bisogno , avanti a Cicco di Sir Bcraido di Molitorio , Giudice annuale de' vassalli di S. Giovanni a Scorzone , col quale Paola di Mollicone , Badessa di detto Monastero, comprò un terreno a Paslignano pel prezzo di tre libbre usiuilis monete . Se riconosciuto si fosse il dominio di Giovanna , segnati si sarebbero gli anni del suo regno : ma invece il Notajo se la passò colla seconda Indizione , e coli' anno settimo di Clemente Vi. Non poteva egli aggiungere gli anni di Lodovico , perchè non coronato, giusta la massima altrove osservata. Suppongo però che non passasse il i3.j8. senza clic tornassero all' obbedienza di Giovanna ; dappoiché ella , al dir di Pietro V incenti , donò entro qliell' anno a Muzio di Berardo la quarta parte del Feudo di Amaro , ad istanza di Niccolò di Cicco ili Acquaviva . Ma riguardo al 1349. supposizione va a divenir certezza , esistendo nell' archivio di S. Giovanili due istruinenti di qucll' anno , entrambi col regnante di Giovanna e Luigi . Il primo de' 12. Giugno , niim'altra cosa contiene degna di esser notata : e l'altro de' 12. Dicembre autentica 1' infeiulazionc , che Eduardo di Pronto, Signore di una certa parte del Castello di Frunte , fece in favore di Savino di Tommaso di Compagnone della Villa Scorzone , di alcuni beni siti in Fornarolo , sotto il peso de' consueti scrvigj , per lo che percepì venti sotti, a titolo d' investitura .
Distinte pruovc ili attaccamento bisogna dire che Teramo date avesse a Giovanna ed a Luigi , perchè costoro se le mostrarono grati con tre diplomi , spediti da Najioli , per mano di Sergio Ursone , Protonotario , nel dì 3o. Aprile j35i. anno 3. del Re , e 9. della Regina , ond'è che ne pendono due sigilli. Col primo accordarono indulto di qualsivoglia delitto , commesso istis turbatis temporibus , benché la Città fosse rimasta e rima* nesse in nostre fulelitatis constantia et perseverantia . Nel secondo si esprime che avendo i Teramani esposto ut curri pmpter guerramrn et malarici ri-9