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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   qui , anclie per 1' interesse clie presentano per se stessi . Fransi felicemente terminate le trattative fra Cola Paladini, e Cola Jacobelli, Plcnipoteniia-i j di Teramo , da un canto , e 1' Abbate , i Monaci , ed i vassalli di S. Niccolò a Tordino dall' altro , circa 1' incorporazione della terra di S. Niccolò alla Città , e gli articoli convenuti erano slati approvati dal pubblico Parlamento ; quando vennero a ratificarli in Teramo , con rogito di Notar Biagio di Picti uccio Frant isi belli , avanti a due Giudici della Chiesa Apru-tina , ed a più testimonj , fra i quali Cicco de Forcella de Teramo , nel dì 37. Gennajo i38i. venerabilis t'ir Frnter Nicolutius de Civit ella , Ab-bas Monasterìi Saneti Nicolai in Trotino , cani auctoritate et mutuo consensu Fra tris Jarinoli Jìerardi, Frairis Joannis Gentilis, et Fratris Nicolai Adi de Berbicatio Monacorum , et Conventns dicti Monasterii, non che quarantadue uomini delle Ville Berbicatii, Restiuni, et Festengiani. Dissero che nelle passate guerre e rapacità continue , le quali avevano desolato il Monastero e le Ville , eglino eransi rifuggiti a Teramo altre volte : e che temendo consimili disastri jht 1' avvenire, avevano risoluto d' incorporare loro stessi, ed il loro territorio alla Città, e sottomettersi alla Capitariìa , alle assise, agli statuti , ed ai pesi di Teramo: a condizione che fossero esenti dalle gabelle e dal fumante : che le cause civili si avessero a definire, come pel passato , dall' Ullizialc destinato dall'Abbate ; che le. collette si esigessero, giusta il solito, dagli uomini della terra di S. Niccolò, i quali verserebbero la tangente nelle mani del Depositario di Teramo : che fj assegnassero casaleni a chi piacesse fabbricarsi casa in Città , e che fosse lecito girarvi armati all' Abbate, ed a quattro di lui scudieri. H Sindaco Pietruccio di Gentile Palmerj consentì a tali condizioni, e ricevè essi in Cittadini. Il finale dell' istrumeuto contiene la riserva del necessario assenso di Urbano VI. della Regina o degli eredi tli lei C espressione bene studiata ) e dell' Abbate di Monte Casino. Quattro giorni dopo , con altro stipulato del medesimo Notajo , 1' Abbate col consenso come sopra , trentacinque uomini de Berbicatio , e cinque de Podio de Best'uvio , sul riflesso della situazione della loro Università uei confini del Regno , esposta ad invasioni in tcmjx> di guerra , ed alle estorsioni degli Ulliziali ed Armigeri di camjiagna dei Giustizieri di Apruzzo iu tempo di pace , e della' vicinanza alla Città , da cui speravano protezione e sicurezza ; deputarono Gentile di Giacomo di Bervicacio ad ini,>etrare i tre beneplaciti, che avrebbero finito a sanzionare 1' unione con Teramo ( iu Arch- Civit, ). Nulla però di meno questa non ebbe eflètto , o 1' ebbe per breve tempo > e forse pel rifiuto incontrato da parte del Papa , e dell' Abbate Cassinese , cui il nostro Monastero tlel Tordino era soggetto ; quautuuque ottenute si fossero due conferme Regie , come siamo per vedere ,
   CAPITOLO XLIII.
   Regno di Cario III. di Darazzo.
   Attendeva» frattanto in Roma ai preparativi dell' invasione , ed assicurato il Principato di Capua, il Ducato di Amalfi, ed il dominio di Noterà, e di altre Terre per Buiillo , ossia Francesco Frignano , nipote del Pontefice ; s,>cdì questi 1' investitura a Carlo , e di propria mano lo incoronò nel di solenne di Pentecoste, a. Giugno i38i. ludi a poco il novello Re , bea