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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   dentro 1' anno medesimo ( ex lib. óbbl. ap. Ughel. ); cosicché ai 19. Nch veinbre fu dichiarato Antonio de Mclatino di lui ni])Ote , già Canonico Apruiino , A proibite Ecclesìa; toni in spiritualibus , quarn in temporalibus, si (Immisi rat or . ( Ugliel. ).
   Se alla morte eli Corrado trovato si fosse vivente Papa Bonifacio , pervenuto infallibilmente sarebbe Antonio al Vescovato; giacche durava* la famiglia de Mclatino ad esser protetta da Andrea-Matteo . Ma Bonifacio era trapassato fin dal 1. Ottobre 14n4- Perchè poi Innocenzo VII. lasciasse vacante la Cattedra Aprutina , non saprei indicarne altra ragione fuorché i dissapori insorti tra lui e Ladislao . Immemore questo Princijie de' beneficj ricevuti dalla S. Sode , erasi dato a fomentare i Romani contro l'autorità temporale del Pontefice, voglioso di ghermire I'alma Città , e di farsi , se poteva , strada all' Impero . Innocenzo travagliato , e quasi avvilito dallo scisma , fra gli altri sacrifì/.j infeudò la Città di Ascoli a Ladislao . Andò nel i4o0. a prenderne possesso in nome del Re il Duca di Atri , cui gli Ascolani Scrìttoli rimproverano incendj , diroccamenti , prigionie , e stragi . ( Marcuc. n. 15/{. ). Nell'anno medesimo leggiamo allidato ad Andrea-Matteo un ancor più distinto e delicato militare incarico . Perchè stando Ladislao all' assedio di Taranto , egregiamente difeso dalla Principessa Maria Vedova di Raimondo Orsini , di poi 'moglie di Ladislao , e volendo andare incontro a Giovanna sua sorella , la quale per la morte di Guiglieluio di Austria , di lei marito , tornavasene alla casa paterna ; lasciò all' Acqnaviva il comando dell' esercito asscdiantc . Ai cinque Agosto però di detto anno egli era in Napoli , come dal documento citato dall' Alitinoli ( tom. 3. cap. 1. 20. ) donde fece ritorno a' suoi stati di Aprazzo , e venne a posare in Teramo .
   Vi venne per 1' estremo suo infortunio , giacché quivi fu ucciso avanti l'alba de' in. Febbrajo del seguente anno per opera dei Melatini, in avanti suoi stretti confidenti . Del deplorabile line di Andrea-Matteo , oltre de' nostri patrj Storici , parlano anche gli estranei , come 1' Ammirati , il Cariala , 1' Antinori , ed altri . Nel Necrologio così venne notato, giusta la copia autentica , esistente nell' Incartamento del Vescovo Montesanto, e presso il Muzj ( di. 3. ms. ) : Intetfcctus fuil magnificus , et nobilis vir Dilx Adriie Andreas Mattha>us de Aquaviva , die decimo srptimo mensis Fcòruarii, anno Domini ifoy. Cajus anima reqniescat in pace. Ma quali motivi indussero Lriiio a commettere tale misfatto? Da quali circostanze venne questo accompagnato ? Muzj si contenta di trascrivere il racconto , che nel i5<ìo. glie ne fece l'ottuagenario Camillo Bucciarelli , vale a dire un uomo , il quale non fu in istato di raccorre le tradizioni orali , clic un secolo dopo gli avvenimenti . Non può quindi la sana critica chiamarsi soddisfatta di quella , che i Criminalisti chiamano causa scientice nella dcjHisi/ione di Camillo: e la verità passata per più bocche nel corso di anni, non poteva non scili ire alterazioni, e non tendere al romanzesco. Di romanzesco in falli sii la destrezza con cui il Duca , damando colla moglie eli Errico , le trasse di dito un anello di gran valore , ond' ebbe origine la furiosa gelosia del marito: e la tragica scena tra Ladislao e la vedova Duchessa , vestita a lutto , e conduccmlo tre figli , la quale si cava un pugnale -dal seno , e dice al Re : Togliete questo pugnale , Sacra Maestà , ed uccide/te questi miei Jìgliuoli, poiché avete fatto anche uccidere il Padre.
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