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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   seppe iu modo ristrìngere il passo di S. Germano , e fcr testa all' Angioino, clic questi ridusse 1' armata in Roma ai 12. Luglio , ed ai 3. Agosto stimò meglio far vela per Provenza : ove poco dopo morì , lasciando eredi delle sue .pretensioui i figli Luigi, e Renato . Liberato da tale angustia Ladislao, e rivolgendo tuttodì per la mente idee di conquiste e d' ingrandimento, tolse nel 1412. ai suoi servigj lo Sforza , e si aggiustò eoo Giovanni XXIIL Pubblicato 1' aggiustamento nel mese di Ottobre , lo sconsolato Gregorio fu costretto a cercare altro ricovero , e lo prese presso Carlo Malatesta Signore tli Rimini. Veggansi presso Alitinoli ( toni. 3. cap. i. §. 26. ) le tirate di penna , colle quali Ladislao copri di solennità e di giustizia il nuovo suo divisamente in una lettera al Vescovo , Capitolo, Clero, Capitano, ed Università di Aquila ai 17. di detto mese: la quale fu senza dubbio uoa circolare per tutto il Regno.
   Scrive Ughelli clje il nostro Marino, costantemente attaccato alla persona di Gregorio di lui benefattore , a Joanne Pontifice excoinnuinicatus , coactus est insigniti Episcopatns dejionere , t/fi 2. Qualora sì fatta deposizione suppongasi avvenuta nella fine di qucll' anno , quando l'autorità di Giovanni cominciò ad essere, tra noi riconosciuta , ha tutta 1' aria di verosimiglianza . Ma due carte da ine trovate nell' archivio Vescovile sconcertano allatto 1' Ughclliaua supposizione . Nel processo riguardante la Pievani* di Controguerra ( uuin. 23r. ) sta riprodotta una bolla del Vescovo Stefano di Carrara, successore di Marino, colla quale da S. Flaviano, nel dì 9. Maggio i4'. indizione quarta, anno quinto di Gregorio XII. ci conferì la Matrice Chiesa di S. Benedetto ad Tibinton , coli' annessa Cappella di S. Michele, a Gervasio da S. Flaviano , stante la rinuncia del Pievano Niccola di Cicco. Cou altra bolla del medesimo giorno il Carrara aggiunse al nuovo Pievano la Chiesa di S. Veuanzo . Questi due irrefragabili documenti coinpruovano o che Marino era cessato dalle sue funzioni non per effetto dello sdegno di Papa Giovanni , ma anche prjma che Si separasse il Reguo dalla dipeudonza da Papa Gregorio: o che nel i4»i. e 1412. due Vescovi si disputarono il governo della Chiesa Aprutina . Sarà vero per altro quel che Ughelli sog-giugne , cioè che avendo iu fine Marino abiurato Io scisma , e figurato nel Concilio di Costanza col carattere di Uditore ; venne da Martino V. trasferito alle Chiese unite di Recanati e Macerata , onde poi fè passaggio al Vescovato di Chieti , ove morì nel i438.
   Come dopo fiera tempesta non torna sì presto il mare ad esser tranquillo , ma durano per un pozzo a fremere le onde agitate, così do,>o le sjmventcvob scene del i4o3. i fatali sconvolgimenti di Teramo fra la fazione Anlonellista , e la Melai mista durarono a comparire per più anni . Bea vero , scrive il Muzj ( di. 3. ms. ) che mentre visse il Re Ladislao, volendo che nella Città e uel territorio si stesse in pace , confinò tutte le genti atte alle 3ruii dell' una c dell' altra fazione per ventidue miglia lungi da Teramo : od esscndosegli denunzialo che molti non osservavano interamente l'esilio, anzi che alcuni rientravano segretamente nel territorio; nel 1411 -prescrisse alle Uuiversità , nelle quali gU esuli si riduccvano , cioè ad Ascoli , Offida , S. Flaviano , e Tossicia , di espellerli , ed iu caso di renitenza ammazzarli . E contcmjioi aueamente ordinò al Conte di Carrara , suo Vicere negli Api-uzzi , di procedere con ogni rigore dì giusti ia contro quei Teramani , che non osservassero il divieto. » Questi ordine sì. rigoroso e severo