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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   li ai profani , noteremo primieramente che svenilo la morte di Ladislao rolli i freni , che tenevano a dovere gli esiliali Teramani , non tardarono a ricomparire nel territorio , angariandone ( dice il Muzj di. 3. nis. ) chi una chi un' altra parte : dal che segui lo scasamenlo di molti contadini , con grave detrimento dell'agricoltura . Venute in liue alle mani le due Fazioni, prevalsero gli Anlonelli : ed i Mclatini iurouo nuovamente costretti ad emigrare dalla patria . Ciò avvenne , a mio credere , avanti che spirasse l'anno 1414- Pel i4i5. abbiamo due diplomi della novella Regina . Col primo confermò la vendita latta per quattrocento ducati d' oro dal fu Jannofrio di Malico di Roberto de Aquilano Civitatis nostrae Terami , in favore di Colanlonio di Lello di Maestro Bruzio Lelli de Civitate nostra Terami, della niella del Castello Fornarolo , che Jannofrio posseduto avea in comune ed indiviso con Giacomo figlio del compratore : giusta i territorj di Teramo , di Molitorio , di Fronto , di Collevccchio , e di Borgonovo : immediate , et in capite a Nobis , et nostra Curia , sotto il peso dell' adoa ( E.v Reg. Arch. Sicl. sign. i4i5. f. 22. a t. ap. Brunect. in Sched. ) . Non è questo il solo documento della continuazione di Fornarolo nello slato di feudalità . Come feudo crasi Fornarolo riconceduto a Niccolò di Giradi-nis nel 1341 - Col secondo diploma Giovanna e Giacomo confermarono i privilegj del Comune di Campii ( Bruii. Fp. de Campi, frag. p. 32. ) . Il nome di Giacomo ci avverte che tale conferma fu di dala posteriore al 10. Agosto , quando Giacomo di Borbone , Conte della Marca , marito di Giovanna , usurpò il titolo di Re , dopo avere abbattuti Pandolfello Alopo Conte Camerlengo , e Sforza Altendolo Gran Contestabile , primarj sostegni della Regina . Osservò Antinori che molte Terre demaniali presero la precauzione di far riconfermare i loro privilegj da Giovanna e da Giacomo , negli ultimi mesi del i4i5.
   Del torbido che sopravvenne nel governo dopo la morte di Ladislao seppero trarrò profitto anche i Sigg. di Acquaviva . Obizone di Carrara , liglio del Conte Francesco , avea occupata Civita-Tomacchiara . Marino Rocca , altrimenti Scaramuzza Ascolano , alla testa delle loro milizie , la ricuperò a viva forza , e meritò che Pietro-Bonifacio con principesca munificenza gliela donasse, ai 10. Maggio del i4i5. e gliene ottenesse il sovrano assenso ai 20. Febbrajo del seguente anno ( Rrunect. Lib. 3. p. 10. ). Dal che scorgiamo che all' epoca cennata de' 10. Maggio i4i5. era già morto senza figli il Duca Antonio , ed avea dato campo al fratello di succedergli negli Stati paterni . Breve pur anche riuscì Ja vita di Pietro-Bonifacio , il «piale chiudendo i suoi giorni , lascio sotto la tutela di Giosia di lui fratello , un figlio , cui crasi imposto il nome dell' Avo Andrea-Matteo , detto perciò secondo dai Genealogisti , c quarto Duca di Atri .
   Durò il Conte Giacomo a tener come schiava la Regina, e ad esercitare le usurpate prerogative regali , circa tredici mesi . In tale frattempo , esser dee verissimo quel clic Muratori scrive ( an. 14 >6. ) cioè che Giacomo inviò le sue genti di armi negli Apruzzi contro a' ribelli . Ne avea il comando un lai Londino , o Lordino , Francese , creato Gran Contestabile , in luogo dell' imprigionato Sforza . Da lui feccr capo i fuorusciti Melatinisti , e facendogli sperare ricca preda , lo sollecitarono ad entrare in Teramo . In qual giorno e con quel pretesto vi entrasse : cosa operasse dopo entratovi ; il sappiamo dal registro che se ne fece nel Necrologio , trascritto dal Ricco-13