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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
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Riccio godeva nelle collette di Campii , coUf. estensione ad. nepotes Pasqualis tani ex fnttribus ,' quam ex sorore natos . (,;Rruncct. ib. p. a t. ). Sembra elici il nostro Re non oltrepassasse il coufiuc , avendo affidato a Giovanni Conte di Ventimiglia il coniando della sua armata nella Marca : ove tutto dì peggiorando gli all'ari dello Sforza, dovè questi in fine evacuarla, e perderla interamente. « ) : .• • .
La dominazione, «he sui paesi di frontiera del Regno avea quegli esercitataquegli anpi antecedenti dalla Marca, non che l'oculare ispezione di questa parte del confine , fecero ad Alfonso sentire la necessità di avervi una. piazza forte. Scelse a tal uopo Civitclla (;nò poteva veramente scegliere più opportuno sito ) ed qvdinò che venisse regolarmente fortificata . Ed è perciò clic nel i/\5o. il Biondo descrisse Civitclla per Fortezza. Gravate le vicine Comuni di Contribuzioni a 'tale opera ; Teramo ne ottenne 1' esenzjonc dal Re, come quella che poco prima avea dovuto a proprie spese ergere un Castello , cioè la nuova Cittadella ( Muzj di. ms. ) . Il citato Autore si loda della quiqte goduta in Città , durante il regno di Alfonso , perchè i Mazzaclocchi ( ei dice ) sediziósi , ed atti a nuocere , erano assenti per molte miglia : gli alili poi , tollerati nella patria , vivevano avviliti e di rado comparavano iu pubblico . Pure ir borioso Marco «li Cappella non lasciava di scrivere spesso lettere minaccevole , le, /juali faceva trovare pei- le strade , t per le piazze . Posso aggiungere che la Città , tornata ad. essere scevra di ogni ombra «li feudalità , era rientrata nel ifritto di scegliere il Giudice Civile , come np fa fede un istrumento «li Notar Mattuccio di Lcllp , degli il.. Gctmajo r447- aijno i3. del Regno di Alfonso di quà dal Faro,, e 3a. «li là, con cui in presenza di più tcstimonj , fra i quali è a rimarcarsi il Jlilite, Sig. Antonio, dell'Aquila ci.Uadi,io ed abitante di Teramo, viene ridotta ad atjo pubblico una sentenza di aggiudicazione . proferita dal nobile e sapiente Uomo Viviano de' Sirocclii di Foligno Dottor di Legge , e, Giudice delle cause Civili ( Arcli. S. J. n. 83. ). Nè 1' immunità sopra cen-nata fu la sola che , Alfonso impartisse ai Teramani . Nel Parlamento del i443. tutte le sovvenzioni si erano ridotte alla colta di un ducato per fuor to . Per. questa , e per certe collette aggiunte , veniva la Città molestata , ad ouìa del Privilegio del H Re la rilevò dalle molestie, e saisse di suo pugno a piedi dell' ordine : Plazemi que assi se faga . L' originale, da me riscontrato, ha la dala.de', G. Maggio 144^• b* Castris apud Jlfjaresiitrn Aqiueviva: , ed estende hi stessa grazia a Civitclla, riguardo alle collette straordinarie . Fè pur franchi i cittadini e mercanti di Teramo da qualsivoglia dazio per tutto il Regno ;. .Affinchè il Mercato dei Sabati viem-niaggionnerite fiorisse , e con sicurezza vi, potessero i forestieri concorrere , e colla stessa sicurezza partirne; proibì ogni sequestra j, rappresaglia, cil esecuzione per qualunque debito , ancorché di ragione del Fisco , nei giorni di Venerdì , di Sabato , e di Domenica . Con altro diploma del i448. promise sub fide , et- verbo liegis , per se , e p/e' .suoi successori di conservar Teramo in perpetua libertà di demanio . Con altro , datalo in Turre Odavi , ai 7. Novembre 1449- sanzionò che gli abitauti di. Teranio , e del suo Distretto , nè in civilibm , nè in criniuialibus ^ potessero j^sser citati ad altri Giudici , fuorché a quelli della Città ( in Arch. CJvit. ). Finalmente narra il Muzj che » nel 1449- ^ Rc comandò il Parlamento generale in Naia poli , nel quale comparve Marco Raucrio , mandato Sindaco dall' Univer-