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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
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» silà , di' essendo riconosciuto dal Re fu onorevolmente accollo , e dicono » die lo abbracciasse , e baciasse . Poi il mostrò a Ferdinando suo figlio , » Duca di Calabria , imponendogli die doj>o la morte di. esso Re , avesse » per raccomandato lui , e «pesta Città . »
CAPITOLO L.
Vescovato del B. Antonio Fatati. Fine del regno di Alfonso 1.
Come sul nome di Monsig. Monaldcschi, così sull' epoca del suo trasferimento alla cattedra Ascolana , è Ughelli in contraddizione con se stesso . Tarlando dei Vescovi Aprutini , ei la fissa al dì 17. Marzo i45o : trattando degli A scoi; Ai , la jiospone all' anno seguente . Il Marcucci ( ult. sez. 2. n. 1. ) ritiene il giorno ed il mese della prima lettura , ma l'anno della seconda . L' autore della vita del B. Antonio Fatali , pubblicata in Roma pel Desiderj nel 1796. siegue onninamente il primo tasto , cui mi soscrivo; poiché si ha una bolla di Niccolò V. che a' i5. Maggio 1451. fissò a'sedici il numero , fino allora indeterminato , dei nostri Canonici , a petizione venerabilis Fratris nostri Antonii, Episcopi Aprutini ( in Ardi. Capii. ). Nel i45o. imperiamo, ai 12. Novembre, come Ughelli «lisegna , dopo un Prelato , di cui non ci rimangono lodevoli memorie , il Signore degnossi a noi concedere il B. ANTONIO Fatali Vescovo ( trai conosciuti ) XL. Era egli nato in Ancona sul principio del Secolo XV. da Simone Fatati tra le più illustri famiglie di quella Città , e da Buzia de Lavaroni, famiglia ugualmente illustre di Teramo , «Iella quale altre volte è accaduto di far menzione. Era stalo creato ('«inimico di S. Ciriaco ai 5. Novembre 1431 : Vicario Generale in Rngusi per l'Arcivescovo Vcnieri nel 1440 : Vicario Generale io Siena pel Vcscoxo Cristofaro di S. Marcello nel 1444 : Canonico e Vicario della Basilica Vaticana nel 1447 : I11'1»'' Gapj>eIlano Maggiore del Pajwi e Chierico di Camera : Tesoriere «Iella Marca Anconitana nel 1449. Nel promuoverlo al Vescovato Aprutino , volle Niccolò V. «he continuasse ncll' ulfizio di Tesoriere , onde durò a risedere in Macerala. Finalmente nel 14^*4- dallo stesso Pontefice nominalo Governatore , c Vicario Generale della Marca .
Il citato Autore egregiamente congettura clic il B. lasciasse il governo della Marca , c si portasse in Teramo nel i455. » per riparare colla proli pria presenza ad alcuni inconvenienti , che turbavano qu«'lla sua Chiesa : » come apparisce da una lettera di quel Capitolo a lui diri tta , e da una » Bolla spedila , per ricuperare i beni appartenenti a quella Mensa Vescovili le , da Papa Calisto III. » 11 Re Alfonso, con diploma degli 11. Maggio, firmato a Pozzuoli , lo dichiarò suo Consigliere. E con altro diploma, di data posteriore , ordinò non solo che non s'impedisse ma si ajutasse e linorisse il Vescovo Antonio , nella visita che andava facendo della Diocesi Aprutina . Della residenza del Beato nel seno di sua Sposa dopo il 1455. si hanno due altre pruove . La prima nel tenore del privilegio del Re Ferdinando , de' ai. Luglio j458. da trascriversi nel Cape seguente. L'altra iicli Statuti dd Capitolo Aprutino , da rijiortarsi nelle particolari memorie dir«'SS0 , compilati ai 10. Marzo 1459., dai quali si rileva che Antonio avea riformale le quotidiane distribuzioni , emanate diverse costituzioni pel buon