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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
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va clic adunò , spcclalmcntc di Aquilani ancor persistenti nella divozione di Renato , compose un' armala , colla quale espugnò Gagliano , con inipadro-niivisi della persona e dei tesori di Giovanna Contessa di Celano , ai 20. Noveinbrc : prese Trasacco, ed unito al Duca Giovanni ed ai Caldorcsclii, sulla fine dell' anno , strinse Solmona di assedio . Non dee quindi recar meraviglia se nella Terra di Torino ai 17. Ottobre »4()2. si segnasse negli atti pubblici F anno ventottesimo di Renato , come Alitinoli osservò ( toni. 3. cap. ult. 45. ). Per lo contrario ho io letti due istrumcnti del medesimo anno stipulati iu Teramo ( Ardi, di S. Gio. Nuin. (58. e yi. ) clic portano in fronte l'anno quarto di Ferdinando. Nel primo, eli'e degli 11. Giugno fa piacere incontrarvi un individuo dell' illustre famiglia de Mclatino , cioè nobilis vir Johannes Maria Domini Mariani de Mclatino , per uno de' testimonj . Il ducato vi si dice costare di sessanta bolognesi di piccola moneta corrente ; laddove nel secondo trattasi di fiorini , a ragione di tren-tasei celle, o bolognesi jier fiorino . Ma 1' affare clic più felicemente riuscì a Ferdinando nell' anno di cui parliamo fu di guadagnare a via di messi , di proteste , e di preghiere 1' animo di suo zio Giannanlonio Orsini , primo sostegno del partito Augioino , e d' indurlo ai i3. Settembre ad abbracciar la pace con lui , col Papa , e col Duca di Milano . È da credere che fin d' allora si restituissero a Giulianlonio di Acquaviva , genero dell' Orsini , tuli' i Feudi, de' quali il Re non avea per anco disposto ; giacché il Brunetti ( lib. 3. frag. p. a3. ) assicura che a preghiere del medesimo , prima chc terminasse l'anno 14G2. Ferdinando accordò la franchigia dei tributi per un decennio al Castello di Fornarolo , molto vcrisimiliucnlc per un ristoro dei danni sofferti tre anni addietro. Altri ritardano di un anno la sommissione e reintegrazione di Giulianlonio , chc vogliono avvenuta dopo la morie ilei suocero . Egli avrebbe ricuperato Monte Pagano , ed altri circonvicini Paesi ( per quanto lice dednrre dall' Epitome del Ravizza ) o ai 22. Maggio i403. o qualche giorno prima : poiché va segnala in quel dì una lettera di j«ii tecipazione alla Città di Chicli , scritta in Monte-Pagano da Antonio-Bonifacio e da Gio. Antonio di Acquaviva . Fuor di contrasto la convenzione solenne tra Giulianlonio ed il Re fu conchiusa ai 25. Novembre i463. ( Antin. Ib. §. 47- )• riebbe per allora nè la Città di Atri , né la Contea di S. Flaviano , concedute al prode Matteo di Capua , e molto meno Teramo , che restò demaniale .
Do,>o avere per lungo tempo tenuta fìssa 1' attenzione al nostro mezzodì, fa d' uopo rivolgerla ]>er poco a settentrione. Gli Ascolani eransi rcnduli benemeriti di Ferdinando ; per lo che il di Capua si arbitrò a donar loro Tortoreto : Turturetam a Matthceo de Capuu , in Aprutio Regiarum co-piarum Prof ceto , Ascido donatur , oh suppetias , et bellica ser\'itui pne-stita Urbinatum Duci, et A le.leandro Sfortiae bellantibus apud Truentum adversus Comitali Jacobum Piccininu.ni , et ob damna passa prò recupe-rationc Coniraguerrae , Regiae ditionis , a Josia Aquivivio detemptae ( Brunct. lib. 2. p. 26. ). Sembra però che il Re non ratificasse tale concessione. Con diploma bensì de' <). Maggio i46i. confermò agli Ascolani , Ner elo , Colonnella con Torri a Tronto , Galliano , e Molitorio a mare , dei quali erano, rientrali allora in possesso: attendentes ... sciritia... IVobis, in utriusque sortis eventibus , laudabilitcr et diversimode prestila et impensa : que ne in presentiarum ornili indefesso studio prestare non desinimi ,