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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   »4o
   » i loro meriti , e scrvizj prestati , non siano obbligati , nò astretti a jmga-ìj re la mezza ajmdixa per le cose pertinenti alla grascia , ma siano tenuti » e trattali franchi ed esenti » ( Muzj ihid ). Tornando i Sindaci dalla Capitale , trovarono che In patria veniva nel Novembre del 14*35. onorata dalla presenza di Alessandro Sforza , Gran Conte slabile , e Luogotenente Cenciaie . ( V. Ravizza ).
   Una liquidazione delle entrate feudali delle Provincie di Apruzzo cilra ed ultra , conservata nell'Archivio Generale del Regno ( Sez. i. Lib. i. fol. Si. a t. ) c'istruisce che nel medesimo anno 14G5T. Antonio Gazai , Regio Tesoriere e Commissario nelle Provincie suddette , jircsc conto de' Feudi e delle adoe arretrale : ed a noi fornisce la prima pruova , che Senarica ( già Castello , o Poggio Rantolile ) non sia siala una Repubblica , come molti hanno dello e scritto , ma Feudo jure Longobardorum . Avanti al Gazul comparvero Cianici di Gianfìlippo e Giacomantonio di Poggio-Ramonlc , e dissero possedere per indiviso Castrimi Podii Morechii ( i'oggio-Umbiicchio ) coi vassalli in capite a S. R. Majestate , nelle -v i-cinanze di Molitorio , della Montagna di Roseto, e della Montagna di Fano: coni' anche Castrimi Clamili , diruto , c senza vassalli . Rivelarono di aver posseduto Castrimi Altavilla, quod abstulerunt in pracsenti guerra , ab annis quatuorliomines de Molitorio', onde non poterono (issarne la rendila. Gli stessi , insieme con Francesco di Ange-luccio fratello Consobrino di Giacomantonio , dissero tenere Castrimi Podii Raniontis dirutum , et inluibi-iattuti , vicino la Montagna di Roselo , la Villa Claretti de Aquila , e la Villa Fano. Il solo Ciantò disse possedere la Villa fonarti, diruta , e disabitata, nelle vicinanze di S. Giorgio, di Altavilla, e di Poggio-Morecchio.
   I Civilellcsi pur vantano un privilegio di Ferdinando de' 7. Aprile i4G(>. , col quale loro si sarebbe peri 11 esso di provvedersi di sale ovunque , anche fuori dei Regj Fondaci. Io però non l'ho trovato in quell'archivio comunale. Contemporaneamente era in Teramo honorabilis Jiulex causatimi civilium , ex irti iris Legniti Doctor Crispoldus de Ratnondinis de Castigna-110 , e dava le sue udienze nella loggia terrena del Palazzo della Città , che allora chiamavasi Palazzo del Giudice : come si rileva da un istrumento di Notar Giacomo di JNotar Mattuccio di Teramo , de' 14. Aprile 14( C'>. cui , fra gli altri , intervenne per testimonio Cola di Lello de Rapirò , cittadino di Teramo , del cui tragico fine avremo a parlare di breve .
   Un istrumento di Notar Giacomo di Lello di Joanella , stipulato avanti Andrea di Matteo de Mclatinis di Teramo Giudice a contralti della Città suddetta , e delle altre Terre e Luoghi della Chiesa Aprutina , da me rinvenuto ncir archivio di S. Giovanni ( num. 84- ) ci rende certi che sulla fine di Aprile 14G7. Teramo godesse la presenza di Alfonso, Regale primogenito , Duca di Calabria , e Vicario Generale del Regno ; perche de tnaif dato di lui , ai 28. di detto mese , in data di Teramo , Antonio Gazo ( lo stesso che Gazul , ) inerendo ad una supplica indrizzata ad Alfonso da Antonella di Ciccarello de Vena , Badessa di S. Giovanni a Scorzone , rc-scrissc che si conoscesse de plano , e sommariamente la lite che ardeva li a
   Iucl Monastero , e Domenico Tominaselli di Joanella , circa 1' eredità di luzio di Nanne di Pastigliano; destinandone Commissarj i magnifici Niccolò Poifinari di Aquila , e Francesco Pagano di Citlà-Ducalc , Uditori di Alfonso , c Regj Consiglieri. Considerando costoro che Buzio poco prima di 11.0-