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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
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riic avea falla oblazione de' suoi beni al Monastero , a questo giudicarono che avessero ad appartenere . Commisero l'esecuzione della loro sentenza all' esimio Dottor di Leggi Giovanni de' Cempti di Moutemonaco , forse Giudice Civile della Città, il quale di fatti nel giorno 11. Maggio dei medesimo anno immise Antonella nel corporale possesso di tre case iu Pastigliano, c di ventiquattro pezzi di terra, che formavano l'eredità cniitrovertita . A perpetua memoria dell'ottenuto possesso , venne redatto il divisalo alto pubblico , iu cui il rescritto e la sentenza sono riportati . Di questa prima dimora di Alfonso in Teramo , Muzj non ebbe sentore . Essa non fu breve, perchè nella state dello slesso anno 1467. ( Manne, num. 3.1. ) in Teramo si presentarono ad Alfonso quattro Ambasciatoli spedili dalla Città di Ascoli a complimentarlo , ed a fargli dono di un gran bacino di argento, con suo boccale . Gradì il Duca tale ossequio . ed in data de' r>. Luglio in Jìi'giis Castris aprul Carrnfum rispedì agli Ascolani 1111 lungo diploma , lor confermando tutt' i privilegj accordali dal Re suo genitore , e dai precedenti Monarchi . Ma quale potè essere la cagione del lungo trattenimento di Alfonso nella nostra Regione , e di un accampamento nel gran piano della TJbratu? Ecco la tuia opinione . Era inaspettatamente saltata fuori una guerra in quell' anno trai fuorusciti Fiorentini , segretamente a pi lati dai Veneziani e da parecchi Principi Italiani , e la Fazione de' Medit i , dominante in Firenze , tollerata col nostro Re , e con Galeazzo-Maria Sforza Duca di Milano , succeduto al gran Francesco di lui padre nell' anno precedente. Ferdinando fu sollecito ad inviare in soccorso dell' alleata Città un corpo di truppe , le quali presero parte alla battaglia della Moli ne Ila sul Rologuese , data ai 25. Luglio. Altri fatti di minor momento erano accaduti, ed accaddero di poi nella Romagna . Or Alfonso potè unire un' Armata ili osservazione sulla frontiera del Regno più vicina al teatro della guerra : potè farvi massa di gente , taolo più che indi a poco ci si portò ili pei sona con molte squadre a rinforzare 1' esercito de'Fiorentini ( Murat. ad an. 1467.).
Negli anni , de' quali parliamo , la nostra Regione ebbe un aumento di popolazione dagli Schiavoui ed Albanesi , i quab fuggendo dalla tirannia de' Turchi, con numerose trasmigrazioni vennero a trovare nn asilo siili' opposta sponda dell' Adriatico . » Sulle prime ( scrive Alitinoli lb. ) anzi
» per qualche lungo trailo , ebbero solamente casucce di legni e ili canne , x> o anche di paglie e ciclo . Cominciarono poi a formare case di pietre e » calcina etc. Molti penetrarono ad abitare ne' Castelli con qualche maggior 30 comodità etc. Vi contribuì la condiscendenza del Re Ferdinando , e 1' alai tinenza collo Scanderbech , o sia Giorgio Ctìstriota . w Da tuia colonia di Schiavoui ripete 1' origine , sebbene non ne ripeta il nome , il villaggio Cotogna . Sentiamo il Vescovo Montesanto iu una sua Relazione ad ti-Diina , degli ultimi anni del secolo XVI. « Cotogna vicino al mare , tutta x> abitata in paglia» da Schiavoni che nascendo ivi hanno la lingua nativa, *> et 1' Italiana . « Ma se i poveri Schiavoui , ancora abitavano in case di paglia , avevano però fabbricata una Chiesa sotto il titolo di S. Niccolò , e si aveano procacciato uu Parroco , di cui 1' unica congrua erano , e sono tuttavia le prestazioni ili grano de' parrocchiani . Il primo Parroco di Colo-gua , in cui io mi sia abbattuto , è D. Gio. Battista da Corropoli , il quale ai 2. Giugno i534- dovè obbligarsi a corrispondere annualmente al Vescovato Aprutino dicci carlini , a titolo di Cattedratico ( Lib. cctxs. iu Arch.