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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
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Episc. ) . Oggi le case , la lingua , e le usanze de1 Cologncsi non diflòrisco-uo punto da quelli: delle convicine popolazioni . Hanno ancora un certo silo, che ognuno può liberamente occupare , purché voglia edificarvi . All' epoca medesima alcune famiglie Albanesi si stabilirono in Teramo . Divoti , come tulli gli altri Greci , di S- Niccolò , eressero nella Cattedrale, a piedi della navata del Vangelo , una Cappella in di lui onore , detta comunemente degli Albanesi, con una Congregazione composta da essi soli . Agli Anziani , o Massari di questa , il Vescovo Giacomo Silvcrio:Piccolomini , dopo aver rammentata la fondazione della Cappella , fatta da antico tempo dai loro ascendenti , diresse bolla in data de' a3. Ottobre i554-? colla quale confermò il dritto , che aveano di scegliere e rimuovere ad arbitrio il Cappellano ( Arch. Vcsc. Voi: n. ). Gregorio XIII. ai a3. Gennaro i583. dichiarò in perpetuo privilegiato prò dcjanctis 1' Altare di S. Niccolò de Natione Albanen-si ( Arch. Cap. n. 3. ) . Nella stessa Cappella fu parimente fondato un benefìcio sotto il titolo di S. Niccolò , de jure patronatus notmuttorum de-scendentium a Natione Albanensi , si disse nella Visita di Monsig. Figini-Oddi nel 164o. Ricostruita dal Vescovo Rossi la parte inferiore della Chiesa , non vi fu chi ricostruisse a S. Niccolò 1' Altare . Quel sito venne final-niente occupato da I). Martino CafFarelli , il quale nel 174^. vi edificò la cappella di S. Martino .
Abbiamo veduta 1' origiuc di Cologna , stata fino ai primi anni del corrente secolo villa di Giulia , nia ora unita al Comune di Montepagano . Vediamo ora 1' origine di Giulia stessa . La Terra di S. Flaviano , di cui tante volte ci è occorso parlare , era quasi disfatta per effetto dei disastri di guerra sofferti , e dell'aria malsana. Giuliantonio Acquaviva, che fra i suoi titoli prendeva quello di Conte di S. Flaviano , il quale era stato il primo a fregiare la nobile di lui famiglia , si accinse a rifabbricarla iu sito migliore . Trascclta una deliziosa eminenza non così prossima al mare , qua?i ad eguale distanza fra Salino e Tordino ; ivi edificò il nuovo S. Flaviano , appellato con ragione Giidia , e Giulia nuova , e v' introdusse gli abitanti della vecchia Terra . Quando la Chiesa Collegiata fu compiuta , vi si trasferirono le ossa del sauto Patriarca . A perpetua memoria della traslocazioue , s'iucisero in pietra sopra la Porta verso il mare i seguenti versi del Campano: Advena quis quis ad haec surgentia moenia pergis , Malatas cognosce loco sic nomine sedes , Turbine bellorum , et Coelo graviore relictas . Ar\