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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
futi latrocinium . Ego illi ( quomodo' Serenitafis lune lictcris facare ju-bebar ) libentissime affiti, praestiti quae /tatui in reconciliatione civium . Revocati sunt exules opera ejus , beneficio tuo . Civitas ' in optinio stilla est, Corjnis sua memora recognovit : et vere Principimi gloria magna ex parte sita est in viriate Ministrorum . Graves Dominus Re.x , graviores in ìiac perturlxitione Civitatis molestias penalisti. Nunc pacata nobis, et quieta swit omnia . JBrevis opera , magnum impendium futi . Etile. Clic delicatezza di siile elegantemente cortigiano ! Ripatriarono dunque tutt' i Mazzaclocchi, non escluso il malvagio Marco di Cappella. Ma il lupo cani-Lia il pelo , e non il vizio. Lo vedremo al i484- •
Non so se prima o dopo la ristabilita concordia , Teramo venisse onorata dalla presenza di due distinti Personaggi , cioè da Antonio de' Piccolo-mini Conte di Celano , Duca di Amalfi , Maestro Giustiziere del Regno , Consigliere Collaterale , c Governatore Generale dell' uno e dell' altro Apruzzo , nel Marzo del 1474 : e Alfonso Duca di Calabria s e Vicario Generale del Regno , nel Maggio dello stesso anno . Per generosità del Cardioide Latino Orsini , Abbate Commendatario di S. Niccolò a Tordino , erasi unita al nostro Capitolo quella Radia con rescritto di Sisto IV. de' 3. Giugno i473- ( La bolla in forma non fu spedita che ai ao. Giugno 1477- )• 11 Re Ferdinando avea confermata tale unione con diploma de' 4- Novembre i473. ed avea delegalo il Piccolomini ad immettere i Canonici Aprutini nel possesso. Perchè occupato in affari di maggior rilievo, concernenti il Regni servizio , il Piccolomini suddejegò il magnifico Milite Presbitero de Marinis di Caramanico Regio Capitano di Teramo , con commessa in data di Teramo de' 10. Marzo 1474 : ^ quale realmente cinque giorni dopo immise in possesso del Monastero e della Chiesa di S. Niccolò cinque Canonici deputati : assistito da Notar Giacomantonio di Battista di Campii , il quale ne rogò istrumcntp. Piacque ad Alfonso corroborare gli atti suddetti con privilegio , che finisce : Datum in Regia Paterna Civitate Terami, die st6. Mensis Madii 1-474- Alfonsus - Dominus Dux mandavit mila Antonio Gaczo . Tutto ciò dagli originali , esistenti nell' archivio Capitolare .
Continuò il Campano a risedere in Diocesi fino al cadere almeno del j4/6. Costa da due bolle , entrambe datate da Teramo. La prima de' 18. Ottobre , soscritta di suo pugno , e che originalmente si conserva tra le poche carte de' MM, Osservanti di Campii : colla quale concedè a quei Religiosi l' uso de' cementi della demolita Chiesa di S. Lucia . L' altra de' 6. Novembre ( Arch. Episc. Proc, Benef, n. a33. ) con cui, dietro nomina del nobile Maestro Angelo de Castcllis di Teramo , conferì la Chiesa di S. Emidio a Caprafico , coli' annessa di S. Colomba , vacante per morte di Covello da Galluccio , ad Antonio de Teulis parimente di Galluccio , Diocesi di Teano . La sfera però di un Vescovato , quantunque per tutt' i titoli ragguardevole , era troppo ristretta all' ambizione del Campano . Avea egli fatto tentar più volte 1' animo di Sisto , per mezzo dell' Ammanati , e di altri Cardinali amici , ma senza profitto per ricuperarne la grazia. Immerso in continuo rammarico , come Ughelli cel dipinge , nè sapendo trarre dalla Religione quei dolci e potenti conforti , eh' essa offre , e sola può offrire ai superbi umiliati e ravveduti ; non potè non risentirsene la sanità del corpo . Quale istruzione per noi se sapremo meditarla ! Cedendo finalmente al destino , partì da Teramo per andare a fissare domicilio iu Siena ,