Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2 ', Niccola Palma

   

Pagina (159/272)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (159/272)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   i5g
   rarae Jìunt . Privatele cedes subductae in longum latumque patente et al-iitudinem coinmoditate redimunt. Coctilibus qua: siuit cdtiora, tabidatisque conficiuntur. Tempia marmoribus (i) Constant ad medios usque fornices : pleraqitc sublimiti , ampia , testuditiea . Portae Urbis totidem , qu/jt ostia Nili. Romana inprimis Celebris , sic ehim ajypcllant quae Romani ducit ; Regioni quae Neapol'un ; quae Picenos a praetcrlubente Jluminc Vitiolam d'iauit.. Cetemc a Jìnitimis , quos adeunt cepere nomina . Sùigulis portis s'iuguli JorUes exudant , uberrimi omnes , et perlucidi (3). Est et Viliolac per Urbem totani perfacilis derivai io tenui fossa haud amjylius octingenlis passibus dacia (3). Media Urbe prominct 7 empia ni maximum , Virgini Matri sacrum . Ejus basis tota sdicea est, rcliqua moles lateritiis tollitur. Conus templi testudinc pereleganti J'astigiatur . Alae porrectius illae qui-dem , sed tamen subductius patent , materia tegiduque conlectae . Forcs tergeminae marmore expoliimtur , quorum amie recipiunt orientem solem , alterne ostendunt occideniem, tertiae \    f1) L» portic* immaginazione del Campano trasformò in marini ì mattoni, « le pietre    (2) Oggi Porta S. Giorgio, Porta Romana, Porti S. Giuseppe , c Porta S. Slc&no lianno le rispettive, fontane . Nuli coni l'urta Vei/oLi , Porta S. Antonio, c Porla Regale, tulle e tre jwr altro virine alla fontana di S. Sufàno delta dilla Noce. Muzj ( di. di var. lei. gior. l. J parla di due fontane fuori Porta Vezzola , smarrite forse per le erosioni del fiume, delle quali («issiamo credere clic una ap]«rtenes*c alla non lontana Porla di S. Antonio. La fontana propria di Porta Beg.de erasi perduta avanti il tempo d« l Muzj. (Questi cosi classifica la bontà delle nostre acque . i. Fontana S. Giorgio ;
   7. le dite di Porla Veicola , e quella di Porta Romana : 3. Fonte «li S. Giuseppe , della auclie di
   8. Spirito: quella clic chiamasi della Noce.
   (3) Dall'alta e perpendicolare rupe, sotto le case rurali de' Sigg. Jannetti, c Pallotla , in contraili Jclla Rischiara : ove anche di presente si discernono i vestigj di un aquedollo , il quale cammina fino a Porla S. Giorgio . lo lo reputo aperto fin dagli antichi tempi d' Inlerazunia , e ristorato ila (¦iosi:t .
   (j) Avanti che Monsig. Arcioni prolungasse verso ponente la Chiosa, a destra dell' Altare maggiore, ov e ora il Cappellone di S. Berardo, era il Coro. A sinistra, ove attualmente e l'Organo, era la Sagrestia, denominata vecchia , da che nel fu compiuta la Sagrestia nuova , di cui si citi in-
   trapresa la fabbrica nel i.r>86- A destra della Navata mioi-a , ossi» aggiunta, era un altra Chiesa - chiamata Cimiterio, con inolii Altari , e Bcncficj . Vi si discendeva per una porta , la quale comunicava rolla Chiesa . Il Cimiterio confinava a levante col Coro, come si legge in un istruinento del iàji. Quindi Li nuova Sagrestia fu costruita a danno del Cimiterio. I.'Altare maggiore non venne trasferito un arco più verso ponente , ove di presente li vede , che nei rimodernamento di lla Chiesa , latto dal Vescovo Rossi . Il Coro allora fu provvisoriamente fissato nella Cappella , che ora diccsi del Sagrauieu-to: e vi durò fino a clic non fu ultimato il bel Coro attuale ( parlo de' lavori di legno ) cominciato r.el 1-$-. In quel frattempo il Sagramento conservava»! in una Cappella , sulla sommità della Navata siuislra . Delle tre porte indicate dal Campano, ne rimane una sola, cioè l'orientale. (Quella verso ponente , avente uno scorgimento di scale verso la Piazza superiore , e che dava 1' ingresso dov' e oggi il Cory , fu chiusa non imi se prima il riordinamento di Rossi , o per effetto di esso . Pure rimase un adito alla Chiesa da quella parte, che calcando per lo scoperto le rovine del Cimiterio , e passando ove adesso i il lavatoio de' Sacerdoti , immetteva a fianco dell' odierno Aitar maggiore . Avendo finalmente Monsig. Pirelli fabbricata una linea di case e botteghe tra il forno del Vescovato ed il Seminario ; U squallida Cappella di S. Rocco , lo sporgimento , e I' adito suddetto , e la porzione più ucci-dinl.ih' del già disfatto Cimiterio , scomparvero : essendosi aperto però pel comodo dei cittadini de' quarti di S. Giorgio e di S. Spirito un nuovo ingresso sull'estremità della destra Navata. La terza Porta, verso settentrione , era ov' e oggi l' Aitare di S. Tommaso Apostolo. Nel rinnovcllaincnto del Vescovo fiossi venne murata come non necessaria , c come pregiudizievole alla simmetrica corrispondenza degli Altnri . L'adito esteriore verso la Piazza del ricreato fu nel i'')0. preso in enfiteusi dai Sigg. 1tubini , i quali vi fabbricarono una bottega.