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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
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CAPITOLO LVI.
Vescovati di Pietro Minatolo , e di Francesco de Parez . Occupazione de' patronati Ecclesiastici di Giidiantonio Acquaviva, e sua morte.
Privilcgj di Giidia . Discordia tra Campii e Civitella .
Altre notizie di Civitella.. Profonda quiete di Teramo.
Al Campano succede PIETRO Minulolo , Vescovo ( trai conosciti li ) XEII. Napolitano di patria , c di ragguardevolissima famiglia. Hic , dice Uglielli , Basilicam Vaticariani Ecclesiastico cultu librisque donavit , iti ant 'ujiuim ejusdem Ecclesiac RIartyrologiurn prodit, sub die IV. nontis Decembris : de quo ctiam A età Cousistorialia . Se quella però fu donazione causa mortis , come sembra : e se il 2. Dicembre fu verosimilmente il dì della morte , giacche sotto tli esso ne fece menzione il nostro Necrologio; 1' epoca della promozione , tla Uglielli fissata cinque soli giorni prima , cioè ai 28. Novembre 1478. dee supporsi erronea , e da spingersi alcun tempo avanti . A noi manca la maniera di meglio accertare il vero , non essendoci rimasta altra memoria di 1111 Vescovato certamente brevissimo . In luogo del Minulolo , ai 27. Gennajo 1 ^79- venne sostituito FRANCESCO de l'arci, Vescovo ( trai conosciuti ) XLIII. Per latinizzare lo Spagnuolo cognome, poiché egli era Barcclloricsc , fu in vai j modi storpialo . Uglielli lo alterò in de Pezzettis , Iliccanali in Pantes , e in de Pareti. Nelle nostre carte ho io letto de Pares , de Parets , de Panda, e de Peretis ; conciossiachò di costui si rinviene qualche cosa , per aver governata la Chiesa Aprii lina dicci anni .
Prima forse che il Minulolo fosse eletto , e mentre i diritti della Chiesa Àprutina non erano garantiti da verun Titolare ; Giulianlonio di Acquaviva Duca di Atri e Conte di Corner sano seppe trovare il modo di finire ad occupare tuli' i patronali delle Chiese , esistenti ne' suoi Slati . Espose a Sisto IV. clic egli e i suoi antenati aveano da tempo immemorabile goduto il dritto di presentare a tulle le Dignità , Canonicati , Bcnclìcj curati e non curati , Monasteri , e Priorati , sili noli' intera estensione de' suoi dominj . Cercò non di meno la conferma di tale dritto , e che I' Apostolica autorità supplisse a qualunque difello , clic mai vi fosse sialo in origine . Il Papa , ai 28. Aprile 147^- avendo riguardo ai ineriti verso la Chiesa Romana della famiglia Acquaviva, commise a E. Giovanni Vico, Priore del Monastero di S. Maria tli Oflida , Diocesi Nullius , di prendere informo sull' sposto , e purché questo si trovasse vero , di accordare in qualità di Apostolico Delegato quanlo si era chiesto . Se ne venne dunque il Vico in Controguerra , Castello allora uou soggetto all' Acquaviva , ed ivi esaminò più testimonj , presentatigli da Notar Antonio di Cellino , procuratore del Duca, i quali non è a domandare se si trovassero ben istruiti ed uuiformi . Fu quindi il Vico in grado di emanare , ai 22. Agosto di -detto anno , nella casa, comunale di Controguerra , Sentenza colla quale dichiarò che il Patronato di quanti Bcncficj sì Secolari chc Regolari erano ne' dominj del Sig. Duca, a questo si appartenevano , ad eccezione delle sole Chiese Cattedrali ; supplì , iu virtù delle sue facoltà , ai vizj che mai vi fossero stali , ed a maggior cautela de' Sigg. Acquaviva , loro concedè di nuovo per Pontificia autorità il patronato suddetto . Trovassi lesto a ridurre si fatta Sentenza a