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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Iella , «li 1 tuona opinione , ed amanti della quiete : comunicandogli all' uopo le stesse poleslà della sua Regale Persona , allineile non venissero dietro piti gravi disastri : e facendo osservare clic le due Università farebber meglio ad attendere alla soddisfazione de' pesi liscali ; giacche se i denari erano stali sempre necessal'j al tesoro , anche più lo erano allora , servendo a liberare il Regno dall' invasione de' Turchi . Le paterne mire del Monarca furono secondale dagli ulìizj ad entrambe le Comuni del Gran Camerario , Conte di Monte-Odorisio .
   Impiegò il Bomusio tutta 1' alta autorità ond' era rivestito, a far si che i due Paesi compromettessero al giudizio di lui la questiono , cessassero frattanto le ostilità , e tornasse a rivivere quella buon' armonia che a polluzioni tra loro vicine convenivasi. A dì 20. Febbrajo 14 81 • congregato il Parlamento nella sala grande del palazzo comunale di Cairpli, con permesso dell' esimio Dottore Giacomo Franconi di Tossicia , Giudice Civile , vennero ciotti in Sindaci e Procuratori i nobili Cipriano di Maestro Leonardo Maccabei , Luigi di Sir Pasquale de' Ricci , e Notar Antonio di Evangelista de Russis a compromettere la causa in peisona del Regio Commissario ili Apruzzo Ultra , a trattare e conchiuderc la pace , o in difetto una tregua colla Terra di Civitella, e co'Castelli di Bollante e di S. Omero, a rimettere ogni offesa , ed a stipularne istrumento . Furono i tre Deputati muniti di Patente, o Credenziale, il cui titolo e: Judex, Camcrarius , Regimen, et Unh'crsitas Recite Terree Campii, scritta da Niccola di Bartolomeo de Bonis di Monte1- Prandone , Cancelliere c Notajo de' capitoli di Campii . Da lì a tre giorni in Civitella sì operò altrettanto , essendosi parimente ra-gunato il Consiglio Municijiale , con autorizzazione di Andrea de Suderinis di Ascoli , Giudice del Civile , date le plenipotenze a tre nobili cittadini , anche per parte delle Università di Bollante e di S. Omero , per le quali si promise de rata. Nel dì 27. detto , nel palazzo del Comune di Teramo, coli' intervento del magnifico Milite , Conte , Governatore , e Commissario bomusio , del Rev. Dottore Michele Raftàrt di Valenza , Vicario Generalo Aprutino , e dell' intero Parlamento della Città , espressamente convocato , si conchiuse la sospirata pace : vennero vicendevolmente rimesse le ingiurie , e i danni : si convenne della reciproca restituzione dogli animali predati : si compromise nel modo più stretto nella persona del Regio Commissario la decisione della controversia , da emettere? entro il mese di Aprile : e s' impose a chi contravvenisse la penale di mille once d' oro , pel pagamento della quale , c per garanzia di tutto 1' accordo , entrarono fideiussori i Sindaci di Teramo , iu nome della Città , cioè i nobili Marino di Domenico Montanari , e Cola di Francesco di Nardo . Ne stipulò solenne Istrumento Notar Antonello de Daforiis di Bitetto , Maslrodatti del Commissario , in presenza di Giacomautonio di Nardo Giudico della Chiosa Aprutina , e di molti tostimonj, fra i quali piace rimarcare Amico de Arpinellis Giudice Civile di Teramo, il magnifico Dottore Mariano di Adamo , ii venerabile Saviuo di Giacomo di Giannuzio Arcidiacono Aprutino , Sir Antonio Coletti Canonico Aprutino , Cola de Rapino , Venanzo Forti , e Giacomo Salamita . Esiste 1' originale nell' archivio pubblico di Civitella .
   Il Governatore e Commissario quantunque più volte visitato avesse i siti in questione , distratto forse da altri aflàri , non si ridusse a compone sopì a luo^o la controversia , che ai 3o. Aprile , giorno in cui spirava il