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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   bus , ossia fra Porta Regale, e la Chiesa di S. Maria delle Grazie: c ridotte a prateria , per diporto de' cittadini . Venne aggiunto alla torre dcj@, Cattedrale , ossia al prisma di hasc quadrata fabbricato fino dall' antecedente secolo , ciò che rimane dai inerii grandi in su , vale a dire il prisma ottagonale , e la piramide : sulla cui punta fissata venne una sfera di rame dorato , sormontata da Croce di ferro , parimente dorato . Se stare vogliamo all' autorità di un registro del Necrologio , riferito da Autore di poca fede,
   Sual e Ricamali ; la sfera e la Croce non si sarebbero piantate che ai 4-ctlembrc i4g3. dal chiaro artefice Maestro Antonio da Lodi . Muzj dà per compita questa c le altre tre opere, avanti lo spirare del i483. Finalmente si fuse la CamjKina maggiore , del peso , scrive Muzj , di undici mila libbre , che parendo a Riccanali trop,*> meschino , fu con una moltiplica per due , portato a venlidue mila . Asseriscono, entrambi che il giorno della fusione fu il primo di Novembre 1483. Muzj ha di più clic nel dì 11. fu benedetta , e nel di iG. dello stesso mese elevata sulla torre . Riccanali riportata di vantaggio le parole , che leggevansi intorno ad essa : Mantelli sanctam sparitane ani, honorem Dco, et Patrie libertatem, Sir Francisciu Antonius , et Magister Jìartholomeus Doati me fecerunt , anno Domini i/fS3. Non possiamo assicurarci se il Riccanali dica la verità , perchè la Campana , di cui si parla , se non prima , certamente sul principio del secolo passato , si ruppe , ed è stata rifusa ; trovandosi in una Risoluzione Capitolare de' 18. Agosto 1704. ( Arch. Cap. n. 4o* ) relezione di quattro Canonici deputati ad assistere alla rifusione della Campana grossa, ed a questuare per la Città , insieme co'Signori, da deputarsi dal Magistrato . Posto eh' ci la dica , conviene attribuire gli espressi due nomi piuttosto agli Economi della Chiesa , clic al fonditore della campana , il quale sappiamo clic stato fosse Niccola di Langers , Francese , coinè ha una memoria fra le schede di Alitinoli , da cui siain pure informati che s' impiegò il metallo della vecchia campana , già fusa da Attorie di Ruggiero , Teramano , rotta da oltre cento anni : e clic la nuova venne riputata la più grossa, e la migliore campana d' Italia .
   Ad ogni modo bisogna dire che ambedue gì' Istorici abbiano posticipalo il fatto , almeno di un paio di anni ; giacche rtell' archivio Capitolare si è conservato ( 11. 48- ) un Inventario , fallo dagli Economi de Saneta Maria de Aprutio , ai 2(>. Dicembre 1482. di tutte le sacre suppellettili preziose, cioè del busto, e del braccio di S. Berardo , del palliotto , di due croci , di due incensieri , di diciassette calici , tutti di argento , di un pajo di a 111 polle , puranche di argento , lasciate da Ser Crisantc Canonico Aprutino , di una Mitra ornata de argento , et penne , et prete , etc. Venendosi alla particolare descrizione de' calici , di due si dice averli due privati Canonici comprati da Mastro Nicola , che fece la Campana grossa. Mi si permetta notare di passaggio che a qucll' epoca , e per lungo tratto di poi, gli Economi erano tre , cioè un Canonico , e due laici : questi ultimi venivano nominati dall'Università. Così gli Economi del 1 4q8. , clic formarono la Platea delle Botteghe, date a pensione chi a cinque, e chi a due ducati l'anno ad Solli scxcuita per ducato , fuiono Sir Ursolino Dagrolo Canonico Aprutino , Gio. di Andrea di Silvestre c Giovanni Paluzzo . Quelli del i5o4- , che pensarono di fornire la Chiesa di due buoni Organi , ciascuuo di 5oo. canne , alla spesa pe' quali coutribuuono il Vescovo ed il Capitolo , erano