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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Alano , una maestosa Signora , al cui cospetto anch' ci si prostrò . Alloro udì dirsi : Io sono la Regina del Cielo : va in Canzauo, e dì a quel pojKilo esser mia volontà che si edifichi una Chiesa in mio onore nel Piai 10 del Caslellatio . Ubbidì sull' istante il buon Floro , c lasciati i buoi , corse a Ganzano : raccontò , attcstò ne' migliori modi , de' quali era capace , la visione , ed il comando ; ma lungi dall' esser creduto , fu deriso e bollato , onde gli convenne ritornarsene assai mesto al lavoro . Nel seguente giorno, all' ora medesima , comparve per la seconda volta la Vergine a Floro , clic parimente arava lo stesso terreno , vestita di bianco e posata sul suolo . Immantinente prostratosi , non meno che i buoi , ei con rispetto e con dolore Le riferì il rifiuto de' Canzanesi . Accolta con bontà la giustificazione , Ella disparve , senza aver profferita parola . Parlò bensì all' indomani , ao. Maggio , quando ben anche ad ore 18. apparsa per la tei-za volta al fortunato Bifolco , come nel dì precedente ; gì' impose di rientrare a Canzano , di esibirsi a montare , ili comprova del vero , sul cavallo indomito di Falamc-4ca de Montibus , di lasciarsi poi guidare da quel cavallo , il quale disegnato avrebbe il sito, in cui Fila intendeva essere onorata . Lieto il Bifolco volò di nuovo a Ganzano , ripetè 1' ordine ricevuto , e si dichiarò pronto a verificarlo nel modo indicatogli . Venne accettata con riso la condizione , ina non mancò di adunarsi gran poj>olo intorno a Floro , per vedere ove la cosa andasse a finire .
   Il cavallo , di cui si parla , era così bel' o , ma divenuto insieme così feroce , che il padrone non [>olondoscgli piò accostare, avea tolta una tavola dal piano supcriore alla stalla, e di lassò per nutrirlo gittavagli 1' erhn sulla mangiatoja . La famiglia de Montibus , di cui sovente .{tarlano le carte dell' archivio Capitolare , perchè rcddenle di un canone alla Badia di S. Atto, è estinta . La casa di abitazione era quella, che oggi appartiene al Beneficio di S. Niccola. Lo strano nome di Falaniesca trovasi un secolo do,>o ricrea, to in un grande Umanista Greco e Latino , e coltissimo Poeta , della stessa famiglia , del quale ragioneremo tra gli Uomini illustri . Il seniore Falaniesca condiscese con pena all' esperimento , cui Floro accingcvasi , uè lasciò di protestare che non risponderebbe del pericolo , cui questi andava incontro . Temevano i numerosi astanti clic all' entrar Floro nella stalla , il cavallo volto gli si sarebbe c ontro con morsi e calci ; ma quale non fu la loro meraviglia , allorché lo videro affatto mansueto lasciarsi menar fuora , e senza muoversi accogliere sul dorso il rustico cavaliere '{ Abbandonato al proprio istinto , esso il trasportò a dirittura nel Piano del Castellano . Ivi giunto il cavallo senza freno e senza guida , girò tre volte intorno ad uno sjiazio , ed infine s' inginocchiò , e curvò la testa sino a terra . La folla clic seguito lo avea iu silenzio , proruppe allora in gridi di tenerezza , e di gio-ja : e senza dilazione si diede mano alla fabbrica, giusta la periferia segnata dai tre giri del cavallo . Dalla connessione , e diversità delle muraglie è facile riconoscere la Chiesa allora eretta , dalle due a umiliazioni fattene più tardi . Contemporaneamente fu costruita altra piccola Chiesa detta del Perdono , nel sito della prima apparizione , ove questa venne dipinta a fresco : tale quale ancora esistendo sul muro , cui [loggia 1' Altare . Prolungandosi , dietro a questo, di alcuni pahnWil sacro edificio nel 1788. si ebbe 1' avvertenza di non toccare sì bel monumento . Ne' punti precisi delle due altre apparizioni si eressero due Oratorj del puri esistenti, con pitture iu tela che