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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
CAPITOLO LVIII. Le. incuoine probabilità , le semplici apparenze talvolta ricccitano 1' ardire dei depressi partili , c li compromettono in movimenti azzardati . La lontananza di Alfonso , che allora governava di fatto il Reame , 1' esistenza in Italia di Renato , 1' incertezza dell' esilo , clic aver poteva la guerra , bastammo perchè i Mazzaclocchi , attaccali alla parte Angioina , si abbandonassero a liete speranze , e cominciassero a concertare una reazione contro gli emuli Spennati. Non erano sì stolli da alzar la visiera in tempo non per anco maturo , ma risolsero di rimuovere frattanto il principale ostacolo all' impresa che meditavano , coli' ammazzar Cola, de Rapino , Cittadino di gran consiglio , ben veduto dai Regj Uffiziali , ed il più saldo appoggio della parte , che amava la conservazione della patria nel Regio demanio . In 1111 giorno pertanto , in cui il virtuoso Cola crasi recato iu un suo podere , non discosto dal Pont enuovo, ad un mezzo miglio dalla Città verso Maestro, fu assalilo da alcuni armati , ed ucciso . Credevano i Mazzaclocchi che tale delitto sarebbesi riputato effetto di qualche odio privato , e clic servilo non sarebbe di segnale di allarme agli Spennati . Ma costoro combinando la morte di Cola con alcune espressioni, imprudentemente scappate di bocca ad un Mazzaclocco , giudicarono di quel che era in realtà , e temerono con fondamento che la trama de' loro nemici avesse per ultimo scopo il sottomettere di nuovo la patria alla signoria degli Acquaviva . Altro non vi volle perchè inferociti prendessero le armi, e piombassero sopra i Mazzaclocchi , ile' «piali molti rimasero uccisi, ed il resto , nel numero di dugento e più , si vide costretto alla fuga , inseguito dagli Spennati fino al piano di Aie ola, presso la villa Putignano . Fuggiva cogli altri il famoso furfante Marco di Cappella , primo orditor della trama ; ma essendo già vecchio , e perciò |