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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
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•folio, confidai!i e consiglieri del Conte, spedendoli poscia al Forfè di OiIona . Ivi riceverono i più uspri tormenti , cioè calcina sugli ocelli , e fuoco ai fianchi , perchè svelassero i disegni del lor principale . Col medesimo line di prevenire lo svilup,»o della congiura , '. invase Alfonso all'improviso il Contado di Nola , arrestò i due figliuoli di «pici Conte , quali insieme colla madre inviò pure nelle carceri del Castclnuovo . Convitili allora i Daroui ili quanto ciascuno di essi avea a temere , cominciarono ( tranne ,K)chi ) scopertamente a tumultuare e ad armarci , ed in uil tratto si vide il Regno sossopra . Del numero de' ribelli fu Andrea-Mal Ino Duca di Atri e Marchese di Di tonto , detto ancor dagli Storici Princifìe di Teramo perchè forse già si avea arrogato tal titolo . Non è del nostro istituto il tener dietro itigli eventi di questa famosa sedizione. Ci l»asta sapere che al'l'alia , dichiarato a favor de' Baroni , si accostarono i Veneziani, i Genovesi, ed i Cotennosi ; ed al Re i Fiorentini , il Duca di Milano , e gli Orsini : die ai 16. Ottobre , specialmente per opera dell' Arcidiacono Gagliolli , la Città di Aquila sottraendosi all' impero del Re , si sottomise al dominio della S. Sede : clic Alfonso manovrò lungamente negli Apruzzi , onde conservare una parte così importante de' Regali Dominj ; che in Novembre andando da Arbona ( vicino Chicti ) verso il Tronto per muovere gli Ascolani a suo favore , corse presso Coritrogucrra grave pericolo di rimanere assassinato da alcuni cospiratori : e chc anche il giovauc Principe di Capua era negli Apruzzi , come Governatore , secondo chc costa da una risposta di lui all' Università di Ci-vilella , in data di S. Maria di Arbona li 10, Ottobre , ove si loda
della fedeltà de' Civitcllcsi ( In Arch. pubi. ) . Teramo , naturalmente aflò-2Ìonata agli Aragonesi , ebbe uu motivo di più per conservarsi fedele ; dappoiché se la sorte favoriti avesse gl' insorti Magnati , difficilmente scappata sarebbe dalle unghie del sedicente di lei Principe .
Della permanenza del Duca di Calabria in Chicti sullo spirar di Giugno , altra pruova cc ne forniscono certi atti originali esistenti ncll' archivio Capitolare ( n. 19. ). Con lui 6*1 dolsoro i Canonici Aprutiai qualmente per homùies Regie Civitatis Terami, per homvies Regie Terre Campii, per homines Castri Rcllanti , •Castri Canzoni, Castri Veteris Transmundi , et Castri Repactuni si negavano non pochi canoni , c si usurpavano terreni della Badia di S. Atto , specialmente nelle dipendenze del Castello Berbiea-cio , e delle Ville 'N'arano , e Fustignano , disabitate . Il provvedimento fu : Magnificus Michael de Calatia ( Capuano ) Ducalis auditor, qui pio ahis Regiis negotiis in provinciam profectus est , de supplicatis se informet , partes audiat , et justiiiam expeditam faciat : proviaendo super intermediis cause, prout de jure fuerit. Et in singulis ita provideat ne supersit locus juste querele . In Civitate Teatina eg. Junii 14S5. Tale rescritto fu presentato al Cajazza iu Teramo li ra. Luglio . Ai 22. si spedì la citazione, lunga per molti e molti nomi . Gli atti cominciarono in Teramo , e si proseguirono in Campii , fino ai 6. Settembre dello stesso anno .
Nel i486. Alfonso portò la guerra iu Campagna di Roma , ed infestò Roma stessa , affine di obbligare Innocenzo a desistere dalla protezione de' Baroni ; ed ebbe a fronte Roberto da S. Severino , vecchio Capitano di ventura , preso a soldo dal Papa , e dichiarato Gonfaloniere di S. Chiesa . Cambiato di un tratto il piano delle operazioni , evacuò sollecitamente la Campagna , ed a marcia sforzata si condusse alla Marca , ove si unì a Goo.