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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   In un periodo di tante angustie , di tanti timori e pericoli , quale fu la seconda metta dell' anno i485. fa scandalo il ravvisare clic Monsig. l'arci , in vece di staisene alla testa del suo gregge , se la passasse nella Capitale . Neil' archivio «Iella Colh'giata della Nocella si é conservata una Ixilla da lui spedita da Najxdi , in domibus nostra' Jiesidcntia; , ai 20. Settembre di detto anno , colla «piale conferì a D. Giovanni Colucci Abbate di S. Mariano la Chiesa «li S. Giacomo di Battaglia, nel lenimento di Campii, recentemente dotala da alcuni naturali di quella villa , benché costruita molto tciiqio prima , con permesso di Giacomo Ranieri da Norcia , Vicario Generale del Vescovo Francesco Monaldcschi del 1440 • incidenza che dà peso a due nostre opinioni sul Monaldcschi , cs,>ostc nel Cap. XLIX. Ad esempio del Campino , Parez assumeva il tilolo di Principe di Teramo . Ma se la Città rimnticvasi priva , chi sa da quanto tempo , del suo Pastore , ebbe in compenso 1' onore d' intrattenere il Principe Ferdinando , detto comunemente Fcrrandino , o Ferrantino , a distinzione di Ferrando , o Ferrante eli lui avo. Muzj ( di. 5. ins. ) assicura clic vi dimoiò molti mesi , racconta 1' intrinsichezza che contrasse coi giovani Teramani , c segnatamente con Giovanni NochiccliUi , i divertimenti clic in loro compagnia prendevasi : ed ili pi-uova indubitabile della permanenza di Ferrandiuo ili Teramo , trascrive una di lui ricevuta per «aito ducali , tolti in prestito dall' Università . O il Principe però nella scrittura , di suo pugno vergata , dimenticò di apporre la data , o Muzj trascurò di copiarla . Siamo «]uiudi all' oscuro del «juaudo. Ma se sarà lecito argomentar la presenza del PrincijHi , Governatore di Apruzzo , dalla presenza del suo Uditole ; possiamo congetturare che la dimoia «li Fcrrandino nella nostra Città fu o nella state del i485. o in quella del 1488. e molto verosimilmente in entrambe le ejioche . Neil' archivio Capitolare ( 11. /[. ) esiste un istrumenlo , stipulato nella Cancelleria inferio-rc del Palazzo della Città , Sestiero di S. Leonardo ai n. Agosto i485. col quale Piersantc Nochicchia Sindaco , e gli altri Sigg. del Reggimento costituirono tic cittadini di Campii procuratori dell' Università di Teramo , a comparire ed agire, nella causa eh' essa avea col Castello di Canzano , avanti al magnifico Sig. Matte» Cajazia tli Capua , Dottor di Legge , Uditore e Commissario dell' illustrissimo Principe di Capua . Nel dorso si legge l'atto di esibizione , dai Mandatarj adempita ai 16. dello stesso mese iu Campii , ove 1' Uditore teneva Curia . Neil' archivio poi delle Monache ili S. Giovanni ha trovata una Commessa che ul futuro Regio Capitano di Teramo fece Francesco de Ilainaldi di Solmona , Uditore del Principe di Capita , abilitandolo a decidere sommariamente una controversia vigente fra 1' Abbadessa di S. Giovanni a Scorzone , ed il Camerlengo del Conte di Molitorio , circa un inanso vicino la villa Acquaratola ; giacche egli il Rai-nabli dovea cavalcare , a motivo di affari più gravi per la Provincia . Ila la data di Teramo , in Episcopali Palatio rcsidentiac nostrae , li ili. Agosto 1488. Dee sembrar verisimile che Fcrrandino s'intrattenesse in Città , nel frattempo in cui il suo Uditore girava pc' Paesi all' intorno, per disimpegiiarvi gli a libri di giustizia . Non è agevole dicilerare se il mentovalo Camerlengo agisse per Pietro-Lalle Caiiq>oucsclii , o pel Fisco ; poiché stante la ribellione di lui , quella Contea nel 1488. si considerò devoluta alla Corona ( Giustin. v. Molitorio ) .