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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   tura doppia , assai ben intesa ; onde 1' Università non venisse frodata del ritratto dalle condanne , e dalle sportole giudiziali» . L' ultima palle concerno 1' elezione dei Reggimenti , cui egualmente si chiamarono i cittadini ed i contadini : e si volle che per l'avvenire i Reggimenti fossero sei, tre del Borgo , cioè di Civitella , e tre del Contado. Congregato un'altra volta il Parlamento gcneiale di un uomo a fuoco, ai 7. Marzo, nella sala da basso del pubblico palazzo ; 1' Uditore lesse le Riforme , che furono approvate , e venne destinato Atesser Domenico de Jìusticis a partire per Napoli , onde ottenerne la conferma dal Re . In tutti gli Atti riferiti manca 1' anno , ma possiamo ascriv erli al i492- quando il Piccoloniini governava gli Api uzzi .
   Ecco poi il sunto delle due suppliche . Colla prima esibita nel Castel-nuovo di Napoli , ai 10. Novembre i403- gh Oratori si dolsero di Messer Pietro Oliviero , e degli altri Uditori della Provincia , perchè troppo facilmente avocassero a se le cause criminali de' Civitcllesi : in pregiudizio dei privilegi costoro tanto dell'essere giudicali nella loro Terra, quanto d'introitare i proventi per fondo del soldo del Capitano . Il Rescritto fu che gli Uditori non impedissero al Capitano le decisioni in primis causis , fuorché ne' casi «li negala , o ritardata giustizia . Passarono a dolersi che nell' ultima numerazione de' fuochi erano state comprese molle famiglie di Schiavoni , di Albanesi , di Lombardi, e di altri forestieri, le quali per non poter resistere agli eciessivi pagamenti erano emigrate, laonde chiesero uno sgravamento. In seguilo domandarono 1' autorizzazione di esigere diverse gabelle: e 1' unione alla loro Università «lei Fendo d«'l Poggio e Varano , actento li Baroni de ipsi sono contenti, et sono Cittadini de essa Terra . Tali petizioni vennero rimandate alla Regia Camera della Sommaria . Le decretazioni sono di carattere del celebre Pontano , il quale con altri due contrassegna la firma «lei Re , colle parole : Dominus Bea: mandavit mihi Jo. Pontano . Colla seconda , presentata in Casal del Principe ai a5. Settembre i4f)3. cercarono la cessione della Mastrodatlìa , tanto più eli' era di poca entrala , e 1' Università , altronde povera , trovavasi gravata dalle genti d' arme , clic ogni anno teneva pel Regale servigio. Soggiunsero che almeno si cedesse per
   10 stesso prezzo , pel quale annualmente ad altri si cedeva . Bella , per nou dire insultante, è la risposta, parimente di pugno del Pontano: Placet Regie Majestati quod dietimi Òfficium Magistri Jet orimi , ad bcncplacituni sue Majestatis , conccdatur eidem Universitati, plus offerenti , et licitanti. Reclamarono nel secondo capitolo contro il Tesoriere della Provincia , perchè m rifiutava a ricevere i cavallucci nei versamenti; onde il Comune risentiva
   11 danno de' Mazzieri , i quali nemmeno volevano riceverseli. Attaccandosi il Pontano alla seconda parte, scrisse che i Mazzieri non potessero pel loro salario rifiutare i cavalluacci: quantum vero ad solutioncs collectales et fisca-Ics , satis/deiant in auro et argento , jajeta solitimi et consuetum . T01-naiono nel tcizo capitolo a chiedere il disgravio de' fuochi a ragione de' forestieri , eli' erano emigrati . Rimesso nuovamente alla Regia Camera per le provvidenze di giustizia . Si lagnarono finalmente degli Uditori , attento che una cosa J'    Avendo Monsig. Petrucci , come colle parole «li Ughelli si è detto , rinunciato il Vescovato Aprutino; Papa Alessandro VI. ai 18. Ottobre i4q3.