Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2 ', Niccola Palma
Pagina (187/272) Pagina
Pagina (187/272)
Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
Alla coronazione «li Alfonso II. ron grande jiompa eseguita nel mese di Maggk) ili Najioli «lai Cardinale Giovanili Borgia , nipote e Legato di Alessandro VI. intervenne il nostro Vescovo Filippo , non meno the Giovanni Vescovo di Aquila , altro Giovanni Vescovo «li Valva e Solmona , ed Alfonso «'letto di Chieti . ( Di. Ne tip. ap. L gli. in Caputiti, et in Teat. ) .
La nuvola intanto che minacciava il trono del Re novello , andavasi addensando . Il giovane Re di Francia , avido di gloria militare , alla testa di numerosa armata comjiai-ve in Piemonte nel Settembre, e dopo aver dati saggi di ambizione , e di * mala fede iu Lombardia ed iu Toscana ; nella prima notte dell' anno i4y5. fece 1' ingresso in Roma , con poco gusto del Pajia , amico di Alfonso : e vi si trattenne a8. giorni . Avea Alfonso spinta una tlolta nel mare di Genova , sotto gli orti ini di Federico suo fratello , ed un' armala in Romagna , sotto il comando «li Ferdinando suo figlio : ma 1'una e l'altra erano state obbligate a ritirarsi. Ridotto a difendersi iu casa propria , avrebbe avuto più d' ogni altra cosa mestieri dell' amore de' Grandi , e del popolo . Troppo ben conoscendo di averlo perduto , e che palesamento si mostrava il desiderio della venuta di Girlo , si determinò a rinunciar la corona a Ferdinando suo primogenito, sulla speranza ch'essendo
Lettosi l'istrumenlo di rinuncia dettato dal l'ontano , in presenza del Princijie Federico , e de' primi Signori del Reame , nel dì 33 ; Ferdinando IL prima di ogni altra cosa pensò e guadagnarsi il cuore della Nazione , come chiaramente apparisce dalla Lettera , clic scrisse alla nostra Città , del seguente tenore , con direzione simile alla precedente : » La Maestà del se-» rcnissimo Re nostro Padre per sua lettera ve fece intendere la sua volon-» tù , et deliberazione ]>er le caose in detta lettera contenute , et j>er altri » rispetti , quali movevano la niente sua de volermi rinunciare et cedere lo w Reame , cou lo titolo , dignità , et potestà Regia , et concedere lo scettro » et governo delle Citlati , et Popoli , et Stato di quello , che di tutt* i » suoi Eserciti, et facoltati : quel che jeri , col nome dell'onuijiotente Dio, » per pubblica istrumento , con li atti che si ricerca\auo fece , essendo » Nui prestnzialmente con S. M. nel Castello dell' Ovo : di che subito , » come è debito , et consuetudine , et iu la medesima ora cavalcammo Re