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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   194 . M
   rijiorre giuridicamente in possesso il Capitolo Aprutino dell' usurpato terreno ( Ardi. Cap. n. 4- )• Questo Uditorio o Udienza del Viceré, o del Governatore , non l'orinava ancóra un Tribunale collcgialo , come poi fuiono le Regie Udienze : nò risedeva fissamente in alcuna Città , ma posava ovunque il chiamassero gli alluri .
   11 continuo timore frattanto clic il Re di Francia non fosse per tentare di bel nuovo 1' acquisto di questo Regno , rendeva Federico assai pieghevole alle inchieste de' pojioli . Trovandosi egli in Lanciano accolse, benignamente le domande de' Civitellesi, ai i4- Febbrajo i499- ',a 1° quali di jioleie riabitare, ed incasarc il Poggio ( di Varauo , oggi le Torri ) dove era stata una Rocca : Regia Majestas , viso loco , opportune providebit : ili aversi a spiccare un Regio Commissario , il quale esaminasse un antecedente Privilegio , e lo facesse eseguire col reintegrare Civitella dei Castelli di S. Egidio e di Faraone » li quali foro dismembrati da lo corpo de detta 33 Terra de Civitella da Asculani , in tempo che i Fransiosi invasero lo Ile-» gno w : Placet Regie Majestati. Due altre petizioni circa 1' assoggettamento alle gravezze di alcuni forestieri possidenti nel territorio , quantunque di beni non feudali : e degl' impiegati nella Grascia , col titolo di Passag-gieri , i quali benché cittadini pretendevano di dipendere unicamente dai loro Capitani ; vennero rimesse a Ila''Camera della Sommaria . Si dolsero in seguito del Giustiziere della Provincia , perchè non contento delle cause di lesa Maestà e di omicidio , unicamente a lui riservate , s' intrometteva nelle altre , sotto pretesto di averne commessa dall' Uditorio del Viceré : ed avrebbero desiderato clic il Giudice eletto dall' Università avesse meritili et jnixtum imperium ; ma il rescritto Ai : Placet Regie Majestati quod dieta Terra regatur per Capitanami Juris peritimi , èligendiun per Majestalein suam singulis aritiis , et quod luibeat omnem jurisdictionem in forma . Cercarono finalmente 1' autorizzazione di far rappresaglie contro quei Paesi et maxime extra Regnum , i quali si permettessero delle violenze contro le persone , o le iobc de' Civitellesi . Non doveva il Re accordare rotondamente sì pericolosa autorizzazione , tanto più eli' era del suo interesse di non entrare in briglie col Papa . Pure ordinò al Viceré , ed agli Uditori presenti e futuri di provveder 1' occorrente , ad ogni richiesta dell' Università di Civitella , contra Civitates et Loca , aliquid de facto facientia cantra Universitatem , et homiries predictos . Si esibì a scrivere egli stesso , ove convenisse . In somma fin dove potè , stese una graziosa condiscendenza .
   Un' illuminata politica consigliava a Federico il diportarsi così . Per morte di Carlo VIII. era nel precedente anno 1498. salito sul trono di Francia Lodovico XII. di Ini cugino fin qui Duca di Orleans , di cui immantinente si scoprirono le idee , per avere assunti anche i titoli di Duca di Milano , e di Re di Sicilia , col qual nome si chiamava allora anche questo Regno continentale . Aflin di unire ai titoli la realtà , ei si collegù coi Veneziani ai a5. Mai-zo 1499- e di poi col volubile ed inquieto Alessandro VI. Nel mese di Agosto fu assalito il Ducalo di Milano dai Francesi in un lato , e dai Veneziani nell' altro . Senza spargimento di sangue il Maresciallo Gio. Giacomo Trivulzj , Comandante dei primi , s' impadronì di Valenza , di Tortona , di Voghera , di Mortara , di Pavia , e quel clic più importava , della forte piazza di Alessandria , per tradimento del Conte di Cajazzo , fratello di Gio. Galeazzo Sanseverino , Generale del Duca LoJovi-