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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
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mento , spedito dal Re Lodovico verso Regno , sotto il romando del Si». della Tremoglia , e poscia di Francesco Marchese di Mantova , ihc intorno a Roma si fermò nei caldi di Agosto . Ebbe di tale sollevazione avviso il Crau Capitano a quel tempo occupato a bloccare Gaeta , e dette ordine al Conte di Popoli di mettere a dovere i ribellati Paesi . Ma perchè non avea disponibile una forza sufficiente , pensò di avvalersi dei Teramani , ai quali scrisse la seguente Lettera , riportata dal Muzj ( di. (>. ms. ). Dux Terree nova:, Capitaneus , V'tccrex , et Locnmtenens Generalis - Magnifici, 1:0-bilesqae Viri , Jideles lìegii et JReginales , nobis carissimi . >j Essendo vc-» nula a nostra notizia la ribellione commessa per li Luoghi , e Terre della >.> Baronia dell'oliti» Marchese di Bitonto veiso la fedeltà ilei Re, et Regi-« na nostri Signori ; avemo scritto all'Eccellente Tonte di Popoli che faccia » tulle le piovisioni necessarie per ricuperarla . Et ancora che siamo certi » < he voi , per la fedeltà et allczione tenete verso dette Maestà , comparirc-» te animosamente ; non di meno vi preghiamo , et confortamo ad voler » eoniparcrc con gente, et con quanto bisogna , secondo che dal prefato » Celile sarete ricercali , et attenderete ad stare di buon animo , l'andò poro » conto di tal motivo , et altro che per Francesi si tentassero , avendo da « esser certi the tenete tali Signori che sì per la giustizia hanno in intesta •>} impresa , come ancora per lo valore et l'orzo loro, non solamente basic-» ialino a difendere questo Regno da Francesi , ma a cacciarli da tutta lla->j lia . l.t se iu tenqo che lo avevano lutto in lor potere , per grazia di >-> Dio ne furono espulsi , quanto majormente lo conserveremo al presente. >j che lo possedono dette Maeslà , con avere tanto possente esercito, quanto >i ci avemo . Et però attenderete alla vostra solila fedeltà , secondo iu voi » coulidauio . » Datimi in Uegiis et Iieginalibus Jelicibits castris cantra Gaetam , die i3. Septembris i5o3. - Consalvo l'errando Duca di Terranova . Lo stesso Autore soggiunge che il Conte di Popoli venne , e che con lui andarono seicento e più giovani Teramani , i quali mostrarono tale coraggio che ne ridondò alla Città utile , riputazione , ed onore , sebbene pagato colla morte di alcuni di essi .
Entrarono effettivamente nel Regno le truppe fresche Francesi, ma battute al fiume Garigliano nel di 28. Dicembre , se ne salvarono gli avanzi in Gaeta . Quivi trovandosi senza speranza di soccorso , capitolarono la resa di quell' importante Piazza nel primo giorno dell'anno 15o/j., uscendone cogli onori di guerra, e confluite le robe. Non passò quell'anno senza che Tintelo Reame cadesse sotto la dominazione di Ferdinando , e sotto il governo di Consalvo . A questo vittorioso Generale , cui la jattanza Spaglinola conciliò il titolo di Gran Capitano , 1' Università di Civitella le presentare quattro capitoli nel Castel nuovo di Napoli , ai 19. Marzo i5<»4. Chiese col primo di esser mantenuta nella libertà demaniale . Col secondo , che se le confermassero i privilegj concedutile dalla serenissima Casa ili Aragona , e segnatamente dal Re Federico . Col teiio che se le conservasse la franchigia dai pagamenti fiscali , accordatale dallo stesso Federico per 1111 quinquennio , e quindi a beneplacito , in considerazione de' danni patiti nella guerra del Re Carlo : il cui godimento era stato interrotto dal nuovo Ruggirne Francese. Aggiuncevasi clic » in la venuta de li Franasi in la partila della prefata » Maestà del Re Federico , la dieta Terra per volcrse :>antenere in la solita » fidcltà pagò ad presso luilli ducati de pena , et alloggiò lucto lo Coliucllo