Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2 ', Niccola Palma

   

Pagina (214/272)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (214/272)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   214
   «Iella vita Ferdinando il Cattolico . Trovavasi allora Carlo «li lui nipote, .successore insieme con Giovanna sua madre della Monarchia Spaglinola , in Brusselles , donde agli 11. Febbrajo scrisse aflcttuosa lettera ai Napolitani, loro imponendo di ubbidire , come per lo avanti , a D. Raimondo di Car-dona , di'ei confermò Viceré ( Giaiin. lib. 3o. cap. i. ). Meno di un anno trattenne a tener dietro al fratello la vecchia Giovanna, vedova di Ferdinando I. , Signora «li Teramo e di Campii , defunta in Napoli ai 7. Gonna jo 1017. Fra stala assicurala la successione degli Slati, ch'ella posseduti avea negli Api uzzi , in favore dell' altra Giovanna tli lei figliuola , vedova di Ferdinando li. Ciò non era , almeno nuzialmente , nolo ai Teramani, i «juali inviarono due Deputali al Cardona per intendere tome avessero a contenersi. Avuta risposta , in «lata de' 28. Marzo, spedirono i Dottori Giaco-ino JSa'icchia , e Francesco Trimonzj , in «piatila di Snidici e speciali procuratori in Napoli , al «loppio line «li prestare il giuramento di fedeltà alla nuova Signora , r di ottenere «la essa favorevoli rescritti ad una supplici di quarautuiio capitoli : Le decretazioni vennero apposte ai i5. Maggio , come dall' originale , « he ancora si conserva nel pubblico archivio . Le principali cose impeliate furono : Che le prime e seconde cause civili , e Jo prime criminali si decidessero dagli Ullìziali della Città , giusta gli Statuii Municipali : «he l'elezione del Capitano fosse della Città, salva la coiilerma a S. M. : che i proventi giudiziarj , destinali per fondo del soldo del Capitano . .•,' introitassero dal Comune : che i pagamenti fiscali si facessero motta 111 denaro , e molta iu panni Teramani , coni' crasi costumato sotto i Re Aragonesi : clic si avesse per raccomandata Teramo , sul ristoro del sacco ditole dagli Spaglinoli : clic 1' Università s' intendesse liberata dalla garanzia, prestata nella riconciliazione tra _V<>*. Pier-Matteo Ttizj e parenti da una parte, c Bartolomeo c Valentino di Andrea di Pastigliano c parenti , dall' altra , dopo varj oiuicidj commessi : che i possessori di terre chiamale Gentilesche venissero sottoposti alle imposizioni [ver esse, come lo erano pei beni di altra natura . Sul «piai ultimo articolo siami cpiì permesso notare con anticipazione che la Camera della Sommaria , con Arresto «le' 3o. Novembre i535. riportalo dal de Marinis , decise doversi dai propriclarj «Ielle Gentilesche nói territorio ili Teramo contribuire alle imposte fiscali e comunali , prout contribuititi alii Cives diche Civitatis.
   E degna benanche di rillcssiouc la Lettera che il Naticchia ed il Trimonzj riportarono Ma g ni fi cis , nobilibus , egregiistjue viris Jiulici , Regimi-in' , et Univcrsitati Civitatis nostrae 'Ierami, Jìdelibus nostris dilectissimis. Regina Siciliae eie. » Da noi sono stati li Magnifici Sindici tli questa 110-•» stia Città , et poi «li aver prestato lo debili» juramciito di fedeltà et lio-» maggio ili nome ili quella , ci hanno supplicato di alcune cose , le rpiali jj sì per amarla «piani' altra Città che abbiamo, come per non posser devia-« re dal nostro solito , da noi sono slati benignamente esauditi , secondo in-« tenderete , et ne li rcmaiidaino ben contenti et soddisfatti . El perche de-» sidcramo clic iu «jucsla Città si viva iu quiete ci in riposo , et clic ccs->j sino gli odj et le inimicizie , che secondo senio informati , sono tra alcu-» ni ili ossa; scii\imo al magnifico Capitano che si debba tra quelli talli mente interpolici b clic li abbia a ridurre a bona pace et ben vivere. Et » perciò vi confoiiamo a prestarli oimie ajulo et favore che sarà nccessa-» rio , continuando in 1' allczione che avite dimostralo alla Maestà della Se-