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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   proteggere , e favorire la libertà demaniale . Credo che niuna lettera o Breve imjx'trato si fosse dal Papa , penili: Leone X. cinque giorni dopo la partenza di Sir Cola da Teramo, sentissi incomodato di salute, e dopo altri cinque die fine al suo vivere : ne Adriano VI. fu eletto , e molto meno venne dalla Biscaglia in Roma , che nell' anno seguente. Riuscì bensì al Bucciarelli di far correre al Monarca le lettere dell' Ambasciatore , e del Cardinale. Doveasi dalla seconda sperare grand' eflètto , a riguardo dei meriti dello zio Prospero Colonna , il quale comandando in cajio 1' armata dell* angusto Carlo in Lombardia , crasi coperto di gloria nell' unione eseguita a Gambara col corpo degli Svizzeri , ad onta del Francese Generale Lautrech, nel passaggio del fiume Adda , e nella pn-sa di Milano . Non è ugualmente nolo il tenore delle istruzioni date al Santacroce . Sappiamo bensì che cou felice arditezza egli asserì al Viceré ed ai Reggenti del Collaterale che Teramo , anzi che sottomettersi ad un Feudatario , amava piuttosto ricomprar se stessa colle medesime condizioni , colle «piali era stata venduta ad Andrca-Malteo : sol clic se le ac«ordasse quah he dilazione per la soluzione de' quaranta mila ducati al Fisco Imperiale . Tanto abbonimento all' Acqua-viva , e tanto costoso sacrificio fi-cero impressione siili' animo del Viceré , il quale si compiacque suggerire al Santacroce di ridurre in iscritto , a minio di supplica , 1' offerta, eh' egli avrebbe tosto rimessa al Sovrano , ed accompagnata ( come fece ) con favorevole rapporto .
   Volle la buona fortuna di Teramo che contemporaneamente , o quasi , pervenissero a Carlo le due lettere di Roma , e la relazione del Cartlona : onde a questo rcsciisse che accettata si fosse 1' ollòrta . Tale ris[>osta giunse al Viccre nel primo giorno del nuovo anno iSaa. quando Santacroce erasi già partito da Napoli : ei quindi ebbe la bontà di spedire una staffetta alla Città col seguente uflizio : Carolus électas Romanoram Jmperator eie. Joanna Mater ctc. Magnifici viri Regii Fui vie s . » Perchè 1' Imperatore « nostro Re e Signore , avendo viste ed intese le supplicazioni , ed oflòrte » vostre , per lo che supplicate essere ritenuti e preservati in lo Regio De-» manio , ne ave ordinato che le ragioni vostre sieno intese . Ed acciò que-» sto se debba praticare , bisogna che dobbiate dejiositare li quaranta mila » «locati ^ per li quali questa Città è stata venduta , e però ve ordiniamo » e comandiamo , che drinto termine di dicci giorni dobbiate far venire qua » da noi vostri Sindici con potere , ed istruzioni bastanti , ad effetto che » senza perder tempo se abbia da attendere a provedere debitamente sopra » la supplicazione vostra , come la predetta Maestà ne comanda . Adverten-» do , clic se li predetti Sindici non comparissero infra li dieci giorni da » numerarsi dal dì che la presente ve sarà intimata , elapsi quelli recorrerà » lo termine di un mese , infra lo quale debbiate fare realmente e con et-» fello il deposito di quaranta mila docati in persona da deputarsi da noi : » e non facendosi detto deposilo fra un mese , come di sopra è detto , te-» iiemo ordine da S. M. Cesarea di eseguire lo decreto , dando la posscs-» sione di questa Città all' Illustrissimo Duca d' Atri . E perchè la cosa im-» porta quanto vedete , vi avemo spedito lo presente misso , a lo quale do-» narite atto pubblico della intimazione della presente . Datum in Castelli Innovo Ncapolis , die 5. Jamiarii i5ctz. - D. Ramando di Cardona . Non si trascurò certamente d' inviare , entro il prescritto termine de' dieci giorni , in Napoli i Sindaci : sebbene nulla vi operassero , per Iu cadente