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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
soprani mentova li TrìnionzJ e Pelliccianti in Napoli : donde , adempito «li'ebbero all'incarico , tornò felicemente il primo , ma non il secondo, mortovi di febbre maligna . Onde far fronte a tante spese , i Signori del Reggimento imposero una colletta straordinaria , chiamata della Libertà, di 1111 ducato a libbra , giusta 1' estimo catastale . Non sappiamo se altre sommi; si sborsassero iu seguilo . Se le altre rate non furono soddisfatte , niun detrimento ne risentì il Regio Erario , avendo continuato a percepire le imposizioni ordinarie , e straordinarie . Muzj ci fa sapere che » non cessarono » per questo le molestie «lei Duca d' Atri appresso il sacro Consiglio, l'acen-» «lo istanza o di avere la possessione della Città, o che gli fossero restituiti li i quaranta mila ducali . E per esso Consiglio si rispondeva che (piando « 1' Università non avesse iu lutto soddisfatto , non si sarìa mancato di dar « della possessione , scrivendo alla Cillà , e minacciando voler mandare di ii nuovo il Commissario , se non affrettavano il pagamento : di modo che ii per tutto l'armo i525. si visse sempre con sospetto , e con cautele, e ii guardie di giorno e di notte , tenendo del continuo Ambasciatori ni Na-« poli ed altrove . i>
Respiravano appena i nostri Antenati «la sì gravi e lunghe traversìe, (piando mali di altro genere, vennero ad opprimerli . Nel medesimo anno fu in Teramo, di passaggio , la vedova del Viceré di Cardona , con glossa comitiva a cavallo ed a piedi, non senza dispendio «lei Comune. Neil' ai.no seguente vi si trattenne qualche tempo Andrea Matteo Gattaia , Presidente «Iella R«'gia Camera della Sommaria : ed indi a poco il Governatore ( chiamalo ancora Viceré ) «Iella Provincia , con tutto il seguito . ( Muz. di. 7. ms. ). Ma i dispctidj più significanti erano cagionali dalle Soldatesche , le quali si fermavano in questa frontiera del Regno , sia che marciassero in Lombardia o Oltrcmonli , ove ardevano aspre guerre tra Carlo V. c Francesco 1. , sia che ne tornassero . Nel ìasfi. alloggiarono in Teramo per quindici giorni cinque mila Cavalleggiei i , a tulle spese de' cittadini : non ostante che «la «lue anni si patisse grande carestia di grano , di biade , «li paglia , c di fieni . La pace , benché di col la durala , conchiiisa 111 Madrid ai ì~. Gennajo fra Carlo ed il prigioniere Re «li Francia, dovè consigliar la misura di fare rientrare nel Regno buona porzione delle forze , le quali ai primi paesi volevano ristorarsi , ed anche indiscretamente , dalle tollerate fatiche. Forse pure Ugo ili Moncada , Luogotenente del Regno, in vece del Lanoja asolile , loro vi fece far allo , per dare soggezione a Clemente VII. che nel Giugno chiaramente si scuoprì nemico dell'Imperatore. Quindi io credo che le altre Comunità della Regione non meu di Teramo soffrissero il loro peso . Paiticolare di Teramo , di Campii , e «li Civitella , perchè demaniali , fu quello di spedire Deputati al Parlamento generale , convocalo in Napoli nel corso dello stesso anno , a solo oggetto ili decretare un Donativo ; aventi' io incontrato in un Libro di contabilità della prima : Anno i5n6. Solatio salarli venerabilis Dominici Urbani, et Celali tona de Consortibas Oratoriali et Sindìcorum , destmatorum Ne/1 poli ad eomparvndiun in Parlamento generali Cesaree Mafestalis : videlicct prò diebas quadraginta ijuatnor, quos ìmpenderunt , iisqae ad reditum inclusive . E fu singolare per Civitella 1' onore di averle 1' Imperatore e Re data partecipazione della pace conchiusa , e del concerto di matrimonio Ira Leonora di lui sorella , ed il Re di Frangia . Non è più da cercare la Lct-